Florenzi, il 16 settembre è sempre magico

Il crash test è stato superato a pieni  voti. E tra gli applausi. Alessandro Florenzi è tornato ufficialmente un giocatore di calcio rimettendo piede all’Olimpico 325 giorni dopo l’infortunio al crociato subito a Reggio Emilia contro il Sassuolo e bissato in allenamento lo scorso febbraio.

Il Verona si è scontrato contro la determinazione del centrocampista giallorosso, protagonista delle solite scorribande con tanto di assist per il 2-0 di Dzeko. Il tutto esattamente due anni dopo il gol da favola al Barcellona in Champions: “Ero molto emozionato per il mio ritorno in campo: ho cercato di fare tutto al meglio, di sacrificarmi per la squadra. Volevo, attraverso questa prestazione, far pensare alla gente che mi ero solo preso un periodo di riposo” ha scherzato a fine partita un Florenzi molto emozionato. 

“L’infortunio mi ha reso ancora più consapevole dell’importanza del lavoro. Sono cresciuto come uomo e anche come calciatore, perché da fuori vedi tante cose e ti mancano tante cose. Gli infortuni sono stati difficili da digerire, mi hanno insegnato il sacrificio e ora vorrei fare un grande in bocca al lupo ad Andrea Conti. Ora, uno degli obiettivi, è il ritorno in Nazionale, ma questo passerà dalle mie prestazioni con il club”.

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