Dybala e Kean rimontano il Milan: la Juve vede lo scudetto

La Juventus batte per 2-1 in rimonta il Milan nel secondo anticipo della trentunesima giornata di serie A: all’Allianz Stadium Dybala e Kean ribaltano il vantaggio iniziale di Piatek.  Rossoneri alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite e furiosi per alcune decisioni arbitrali di Fabbri, che ha negato due rigori. La Vecchia Signora è a un passo dall’ottavo scudetto di fila.

L’approccio del Diavolo è migliore, Suso crea subito la prima occasione gol servendo con un cross Piatek, il Pistolero di un soffio mette a lato. I padroni perdono uno dei perni della manovra, Emre Can: al 24′ il tedesco è costretto ad uscire per un problema alla caviglia, dentro il connazionale Khedira. La partita prosegue senza fiammate fino al 34′, quando Alex Sandro tocca con il braccio in area un traversone dalla sinistra. Dopo minuti di attesa, il Var chiama Fabbri a visionare il monitor, ma l’arbitro decide di non concedere il penalty facendo infuriare i rossoneri. La rabbia degli ospiti si trasforma in gioia due minuti più tardi, quando Piatek realizza la rete del vantaggio grazie a un grave errore di Bonucci: al 39′ il centrale bianconero sbaglia il disimpegno in uscita, Bakayoko recupera fulmineamente palla e serve il polacco, micidiale in area.

Ripresa, al 58′ il guizzo di Dybala toglie le castagne dal fuoco ad Allegri: l’argentino viene steso in area da Musacchio, dal dischetto la Joya è implacabile e spiazza Reina. Dybala esce poco dopo, imbronciato, per Kean.  La partita diventa frenetica: la Juve sembra averne di più, il Milan non riesce a fare più filtro. La Vecchia Signora crea occasioni in serie con Alex Sandro, Bernardeschi e Kean, tutti imprecisi. All’80’ però i rossoneri si lamentano per una trattenuta in area di Mandzukic su Castillejo, che Fabbri lascia correre. 

Poi ci pensa ancora lui, il predestinato: all’84’ Pjanic recupera palla a centrocampo e serve Kean, che con un diagonale fulmina Reina. 

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