Toni, cucchiaio d’addio: Juve ko dopo 26 gare

Una squadra campione d’Italia a caccia dell’ennesimo record contro una squadra retrocessa in serie B. Com’è strano il calcio: vince l’Hellas con merito per 2 a 1 (Toni su rigore, Viviani, ) davanti a 23.423 spettatori di cui 600 tifosi bianconeri.  E’ vero che la Juve mancava molti dei titolari migliori tra infortuni e squalificati, è altrettanto vero che i gialloblù (stavolta) non hanno mostrato di essere l’ultima della classe, autori di una partita gagliarda contro la squadra più sculettata d’Italia. Ma anche un altro verdetto, stavolta personale: Luca Toni ha lasciato il calcio giocato. Lo ha lasciato ancora una volta da protagonista, realizzando l’1 a 0 su rigore, portando così a 51 le reti in gialloblù: 48 reti in campionato e 3 in Coppa Italia, per un totale di 51 reti. Per il campione del mondo di Germania 2006 complessivamente 307 in 658 partite in otto club differenti. Prossimo turno, ultima giornata di campionato. JuventusSampdoria, PalermoVerona.
 
Primo tempo. Inizio di gara e prima Dyabala e poi Zaza cadono in area gialloblù, l’ex Sassuolo protesta ma l’arbitro gli dice di rialzarsi. La gara non offre emozioni nelle prime battute. 7’: punizione della sinistra di Dybala, nulla di fatto. Il Verona si fa vedere sulla sinistra, Siligardi centra in due occasioni, anche qui nulla di fatto. La Juve guadagna metri, Hellas prova con Emanuelson a centrare per Toni sempre ben controllato. Passano i minuti, Siligardi da una parte, Zaza dall’altra si beccano (giuste) ammonizioni. Il Verona, a sua volta, alza il baricentro. Marrone prima, Toni poi ci provano, nessun problema per Neto che sostituisce in porta Buffon a cui Allegri ha concesso un turno di riposo. Bello spunto sulla sinistra di Emanuelson, centro ma per l’ennesima volta Toni è in ritardo. 33’: per la prima volta Toni colpisce in area, assist aereo, spazza Bonucci. 38’: Hellas vicina al vantagio, gran giocata di Siligardi, centro per Toni lesto a girare in porta, Neto ci arriva e devia. 40’: Sandro centra dalla sinistra per Cuadrado che prova la battuta al volo dal lato opposto, palla sopra la traversa. Un minuto più tardi gran giocata di Dybala, supera Helander, entra in area ma allarga troppo la conclusione che finisce di poco fuori dal palo più lontano. 44’: l’arbitro assegna il rigore al Verona per un fallo (dubbio) su Siligardi, cucchiaio di Toni e Neto battuto per l’1 a 0 gialloblù. 25’: stacco vincente di Zaza, annullato per fuorigioco. Allegri inserisce anche Padoin per Asamoah, quindi ecco Chiellini per Barzagli. Il solito Zaza, su invito di Cuadrado, a lato di poco. Ci provano in tutte le maniere i calciatori bianconeri ma non riescono ad avere ragione della retroguardia scaligera.
 
Inizio di ripresa e subito botta e risposta  senza esito. La Juve cerca il pareggio, Hellas non cambia atteggiamento: chiuso davanti a Gollini e pronto a ripartire. Ci prova Rugani da fuori con Gollini in presa sicura, quindi Dybala vuole imitare Maradona dalla trequarti ma la sua è solo una brutta copia: palla sopra la traversa. Ora i bianconeri spingono, Zaza cade per l’ennesima volta in area gialloblù e per l’ennesima volta. 10’: il Verona raddoppia al termine di un contropiede perfetto, iniziato da Toni, palla a Ionita a sinistra che vede Viviani al centro dell’area, Bonucci manca l’intervento, il centrocampista gialloblù trafigge Neto appena entrato in area per il 2 a 0. La Juve si getta in avanti, al 15’ Zaza a tu per tu con Gollini, botta a colpo sicuro il portiere gialloblù si salva con l’aiuto del palo. 17’: primo cambio, dentro Pereyra per Sturaro nella Juventus. Ancora Zaza, stavolta Helander e Bianchetti chiudono al limite. Il Verona si distende e son di nuovo brividi per la squadra più titolata d’Italia: Ionita dalla sinistra, Neto si distende e devia in angolo. Fuori Siligardi per Romulo nell’Hellas. Proprio il neo entrato sfiora il tris al 21’. 24’: Dybala su punizione, Gollini in angolo. Dentro Greco per Marrone nell’Hellas. Standing ovation al 40’ quando Del Neri sostituisce Luca Toni, alla partita d’addio, per Gomez. Dalla Curva Sud spunta lo striscione Toni Vicesindaco, ovvero lui dopo Elkjaer Sindaco, tributo al campione danese vincitore dello storico scudetto gialloblù. La Juve finisce in 10 per l’espulsione di Sandro nel recupero. Al terzo minuto di recupero Zaza viene atterrato in area, rigore, batte Dybala, realizzando il 2 a 1. Finisce qui: Verona batte Juventus 2 a 1.

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