Stramaccioni: “Cassano falso e bugiardo”

Sorpreso, per la decisione di Cassano di tornare a parlare di un episodio conosciuto, ma non nella sua interezza, e deluso per la verità “di parte”, fornita dall’attaccante barese. Questo lo stato d’animo di Andrea Stramaccioni, che a ‘Gazzetta.it’ ha risposto con durezza alle parole con cui l’ex attaccante nerazzurro aveva attaccato il tecnico romano parlando della celebre lita, sfociata in rissa e poi in contatto fisico (ma non secondo Strama…) durante la stagione 2012-2013, l’unica vissuta insieme dai due a Milano, nonché l’ultima per entrambi all’Inter.

“Non ci sto a vedere stravolta la verità – l’attacco dell’ex allenatore dell’Udinese – L’episodio della lite fu molto semplice, quel giorno c’erano diverse persone presenti. Lo affrontai per via di una relazione che una persona dell’Inter mi riportò: mi spiegò che Cassano parlava apertamente contro di me con compagni e staff aggiungendo che non era la prima volta che succedeva e che per il bene della squadra fosse giusto io lo sapessi alla vigilia della delicata doppia sfida di Catania e Tottenham. Dentro la Pinetina lui aveva tenuto un vero comizio di fronte ad alcuni giocatori e membri dello staff, spiegandogli quanto fosse bravo Mazzarri e di quanto sarebbe stato meglio se lui fosse venuto al mio posto. Lui si era convinto dopo Natale che io a fine stagione non lo avrei confermato ed era invece sicuro di rientrare nei piani di Mazzarri, che poi fu esattamente colui che lo scaricò…”. 

“Il giorno dopo che mi fu riferito del comizio tenuto da Cassano aspettai la fine dell’allenamento per prenderlo da solo, ma visto che lui si sbrigò ad uscire dal campo per primo gli corsi dietro e lo affrontai verbalmente al riguardo uno contro uno, lui negò tutto da falso qual è. Sapevo che erano bugie le sue, gli dissi che non valeva niente come persona, che non aveva riconoscenza visto che io lo avevo voluto all’Inter, e tutto ovviamente degenerò. Non mi ha nemmeno sfiorato e lui lo sa bene, gli urlai che finché gli faceva comodo mi abbracciava ad ogni gol ed ero un bravo allenatore, dopo sono diventato il peggiore del mondo. Mi sono sempre rifiutato di parlare con chiunque perfino con il Presidente Moratti per rispetto della sacralità dello spogliatoio. Tutti i giocatori presenti si sono sempre tenuti per loro ciò che successe, oggi a tanti anni di distanza probabilmente Cassano ha scelto di attaccare la persona meno forte mediaticamente di tutte quelle che ha incontrato nella sua carriera”.

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