Ivan Cordoba stronca Icardi

Dopo gli appelli pubblici in settimana, gli eroi del Triplete interista del 2010 tornano a scuotere l’ambiente alla vigilia del derby che può fungere da spartiacque della stagione nerazzurra: vincere per rimettere la testa fuori dall’acqua o perdere e sprofondare forse definitivamente.

A prendere la parola è stato Ivan Cordoba, colonna delle ere Mancini e Mourinho e dirigente interista come team manager tra il 2012 e il 2014. Il colombiano ha toccato con mano l’Inter del post-Moratti e le critiche non mancano per la scelta di nominare Mauro Icardi capitano: “Bisognava aspettare un po’ prima di dargli la fascia, in modo che potesse maturare meglio. Se fosse diventato capitano dopo qualche anno avrebbe sicuramente avuto un peso diverso. Quando accadono queste cose, in qualsiasi squadra e in qualsiasi spogliatoio, non vengono percepite bene”.

Ma ce n’è pure per lo stesso centravanti, sul quale piovono accuse piuttosto pesanti legate alla propria vita social: “Non può essere un problema uno che segna 25 gol a stagione, ma è importante capire cosa significa essere in questo club. Oggi i giocatori sono più preoccupati dai follower che da quello che si fa in campo. Pensano che avere 400 milioni di seguaci possa bastare, ma non è così. Devi andare in campo e farti un mazzo tanto perché con i follower non si vince il campionato. E’ indispensabile che si ritorni all’essenziale, cioé al campo e alla voglia di allenarsi. A fine allenamento non è fondamentale prendere in mano il telefono per vedere quanti like hanno ricevuto alla foto pubblicata prima di entrare in campo”.
 

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