Di Francesco non si spiega il blackout

Questa volta dopo il gol-risolutore di Kostas Manolas, Eusebio Di Francesco ha esultato di rabbia, colpendo con un violento pugno la panchina, e non di gioia dopo la rete che stese il Barcellona la scorsa primavera. Il punto del 3-3 del greco contro l’Atalanta non fa felice il tecnico giallorosso, che non si accontenta di aver evitato una sconfitta che dopo il primo tempo sembrava certa:

“Dopo il gol siamo spariti – l’analisi del tecnico abruzzese a ‘Sky Sport’ – Abbiamo sbagliato tutte le pressioni, abbiamo perso le distanze. Potendo avrei dovuto cambiare sette giocatori all’intervallo, poi ci siamo sistemati, ma nel finale dopo il 3-3 ci siamo allungati ancora e per poco non andavamo ancora sotto. E questo non mi sta bene, anche se abbiamo affrontato una squadra che sta bene, forse quella che in questo momento sta meglio di tutte. Nella ripresa ho visto cose interessanti, ma il primo tempo è stato troppo brutto per essere vero”.

Fari sulla prova di Pastore, in ripresa rispetto al debutto: “Contro il Torino aveva sbagliato tutto – ammette Di Francesco – Stasera è andato meglio, ha dato qualità alla squadra anche se dopo il gol è sparito anche lui. La sua posizione? Può ricoprirne diverse, non sono un manicheo del 4-3-3”.
 

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