D’Agostino e la differenza tra Gattuso e Montella

L’ex centrocampista di Udinese e Roma, ora tecnico della Virtus Francavilla, Gaetano D’Agostino, è stato ospite a Radio Rossonera.

Tempo fa lei definì Gattuso e Pirlo come “il gatto e la volpe”, come mai?? “Li ho conosciuti entrambi in Nazionale ed erano spesso autori di divertenti sketch in cui si prendevano in giro. Erano calciatori diversi ma accomunati da una mentalità vincente. Non sembra ma Andrea è una persona molto comica mentre Rino tra i due era quello che più rosicava durante gli scherzi”.

Sul Gattuso calciatore e sul suo operato da allenatore sulla panchina del Milan?? “Sicuramente un leader carismatico oltre che un giocatore deciso ma assolutamente corretto. Dei calciatori solitamente si esaltano le doti tecniche ma io non ho dubbi sul fatto che, nel suo ruolo, Gattuso è stato uno dei migliori giocatori al mondo. Con lui in panchina al Milan si è visto un netto cambio di mentalità e credo ci sia riuscito anche perché l’ambiente è a lui familiare; sentirsi nel suo habitat ne ha sicuramente facilitato il compito. All’inizio la scelta di voler guidare il Milan Primavera dopo le sue tante esperienze mi ha un po’ sorpreso perché non è da tutti fare un bagno d’umiltà del genere e scendere di categoria fermo restando che allenare la Primavera rossonera resta un grande onore. Ora ha la possibilità di scrivere una pagina importante della storia del Milan”.

Su Capello?: “Il miglior allenatore che abbia mai avuto. È stato un privilegio poter essere allenato da lui quando ero ancora un ragazzo giovane. Da lui ho imparato la disciplina, il rispetto per il lavoro, la mentalità vincente e soprattutto come vivere lo spogliatoio. Sicuramente uno dei tecnici migliori della storia del calcio italiano”.

Un ricordo sul Montella giocatore ed un parere sul Montella allenatore?: “Un calciatore fenomenale. Ritengo sia un bravo allenatore ma, diversamente da Gattuso, forse ha meno impatto motivo e carisma ma più principi di gioco. Ha fatto grandi cose sulle panchine di Roma, Fiorentina e Catania e non è un caso che dopo l’esonero dalla guida del Milan sia riuscito subito a trovare una panchina in una delle squadre più importanti d’Europa”.

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