Boni: “Da quanto so il ciclo Faggiano è terminato”

Il Parma chiude nel migliore dei modi il proprio quadriennio d’oro con una salvezza in Serie A conquistata con un turno d’anticipo, completamento del ciclo delle tre promozioni consecutive.

La vittoria sulla Fiorentina è stata il compendio di un’annata indimenticabile, esaltante nel girone d’andata e sofferta ogni oltre previsione nel ritorno, durante il quale i crociati hanno ottenuto appena tre vittorie, ma preziose perché arrivate contro dirette concorrenti, Udinese, Genoa e Fiorentina, queste ultime due ora seriamente inguaiate.

Enrico Boni tira un sospiro di sollievo ispirandosi a un detto popolare: “Quando si sta male si usa dire ‘Pensa che c’è sempre chi sta peggio’ e mi sembra che questo sia il caso del Parma – sostiene l’opinionista tifoso nella sua rubrica per Sportal.it – Siamo salvi con un turno di anticipo al termine di una stagione per me da dimenticare a parte qualche soddisfazione isolata come la vittoria sull’Inter, il pareggio in casa della Juve e qualche colpo esterno come quelli di Firenze e Torino e allora pensiamo a chi sta peggio, ovvero chi dovrà giocarsi la salvezza fino all’ultimo minuto”.

Il campionato si chiuderà con la “gita” a Roma, ma urge guardare avanti: “Non accetto però che si parli di miracolo – prosegue – perché alla fine c’era un solo posto da evitare visto che due squadre erano fuori concorso già quasi dall’inizio. Piuttosto è già il momento di pensare al futuro perché va cambiato tutto. La rosa è da rifondare e non si sa né se ci sarà la possibilità di farlo, né eventualmente chi lo farà. D’Aversa ha un altro anno di contratto, ma mi sembra che questo sia l’unico punto in comune con Allegri insieme a quello che se ne andrà insieme al suo staff. Arriverà Pioli, ma bisogna capire cosa ne sarà di Faggiano. Da quanto so il suo ciclo qui è finito, se resta dovrà rifare una squadra che lui stesso ha costruito. Si preannuncia un mercato oneroso: staremo a vedere, siamo salvi, ma non è il caso di fare troppe feste”.

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