Olimpia senza mercato, basta il lavoro?

Rotto l’incantesimo, anche se le 10 sconfitte dell’Olimpia rappresentano uno dei record più difficili da scordare scolpiti nella  storia dei suoi 80 anni e della nuova Euroleague. I milanesi non vincevano da 2 mesi, precisamente da 63 giorni, ma perdere ancora una volta significava la certezza  senza la matematica di essere fuori  dai playoff. Nello “spareggio della speranza” ha battuto il Galatasaray  in modo convincente col saldo positivo nel  doppio confronto, ma  anche se non si muove dall’ultimo posto, condiviso con i turchi. Però c’è almeno una fiammella di luce dopo uno scarto negativo di  ben 12,8 punti di media nelle ultime 10, causa la disastrosa campagna di Russia (37 punti a Mosca, 21 a Kazan). Rimangono ancora 12 gare, 24 punti possibili, e la distanza dall’ottava (Darussaka con 9/8) potrebbe teoricamente essere colmata se l’Olimpia fosse in grado di offrire il gioco delle prime 7 giornate. Dietro l’angolo, già veritiera, la prossima settimana col micidiale “doppio turno” settimanale con le squadre alle spalle dal Cska che ha ripreso a vincere anche senza Teodosic. Segnatevi queste due date:  mercoledì al Forum con l’Olimpiacos  e venerdì a Madrid.

Questo il calendario dell’Olimpia nelle ultime 12 gare della stagione regolare (in maiuscolo le trasferte): Olimpiacos, REAL MADRID, Darussafaka, EFES ISTANBUL, Barcellona, BASKONIA VITORIA, TEL AVIV, Stella Rossa, PANATHINAIKOS, Brose, ZALGIRIS, Unics Kazan. Delle 6 trasferte 4 sono con  squadre da playoff,  invece fra le 6 gare casalinghe Olimpiacos, Stella Rossa e Darrusafa sono formazioni da playoff , anche  se non c’è nulla di scontato. Lo dimostra  l’Unics  che quand’era ultimo andò a vincere sul campo del Fenerbahce.

Finalmente una settimana positiva per l’Italia  con 4 vittoria e una sconfitta  quella “brutta” di Venezia a Saratov di 35, che toglie ai veneziani  la possibilità del primo posto  e conferma che la gestione  lunatico Hayes, disastroso al tiro (1/8 0/6 triple), sia difficile e che la Russia ci riserva sempre amarezze. Avellino è invece  in corsa per il successo nel girone eliminatori e chiude in casa l’ultimo turno mercoledì con una squadra lituana che si chiama Juventus. Ha vinto di 12 a Tenerife vincitrice in Italia e sorpresa della Liga Spagnola, ma senza un roster di qualità superiore. Fesenko padrone dei rimbalzi è in grade feeling di Sacripanti. Sassari ha vinto a Ludwisburg, vincere in Germania questa stagione non è facile, rimane sempre  al  quinto posto dietro i tedeschi  ma la qualificazione è sicura e la firma ce l’ha messa il  globetrotter croato Stipcevic (22 punti in 27 minuti giocando la gara dell’anno. Seconda vittoria consecutiva di Varese grazie alla cura da cavallo imposta da coach Caja, in palestra dalle 8.30 di mattina   alle 20.30 di sera. Se vince la prossima settimana in Germania con Ewe l’Oldenburg, sorpresa della Bundesliga, può qualficarsi sol 5° posto, altrimenti passerà all’Eurocup. In  Turchia ha battuto l’Usak rampante club della Superliga  che vanta un  signor americano (Zach Auguste), vediamo se Portaluppi si fa scappare anche questa occasione..

E adesso veniamo all’impresa dell’ Olimpia di  battete.. . se stessa. Perdere  per l’11esima volta  sarebbe stato un diabolico perseverare,  si intravede invece  una ripresina. Il Galatasaray, monitorata dalla Commissione Bilancio dell’Euroleague e interdetta nel fare mercato, ha sistemato i problemi economici,ma non ancora completamente quelli tecnici.  Persi per strada alcuni americani insoddisfatti, reintegrato Austin Daye e ingaggiato di Bruno “Smart” Fitipaldo, uno dei migliori stranieri della Spaghetti League strappato  all’Orlandina,  ha confermato  ( 17 punti ) a Milano di essere un giocatore competitivo  anche in Euroleague. Il migliore è stato Sinan Guler, bandiera della squadra turca. Daye ha fatto la sua parte,  anche se non è quello graffiante di Pesaro e nn vede l’ora di finire la stagione per cambiare squadra. Con 8 assist, il migliore della serata in questa voce, l’americano europeizzato Schilb ha regalato lampi d’intelligenza e   la sua esperienza  avrebbe fatto comodo nell’evoluzione dell’Olimpia di questi anni. L’ho scritto ripetutamente, ma per fare un mercato brillante  non bastano i soldi,  anche Draghi con la sua potenza economica fallirebbe anche se forse  questa similitudine  un po’ forzata. Il Gran Governatore  ligure  infatti,  oltre un saggio amministratore,  ha studiato e giocato a basket  nel collegio romano di Piazza di Spagna, quello di Coccia, di Stefano Albanese e della “mejo ggiovventù de Roma” ai tempi della Stella Azzurra .

Oltre al budget richiedere per vincere anche una solida competenza e conoscenza internazionale, prendiamo il caso Gentile . Non fosse per il padre, Ale sarebbe forse a spasso  incassando mensilmente  la rata per i  3 milioni del  contrato triennale. E alla voce passività,  nel bilanci della potete Maison,  questo sarebbe un altro “caso Banchi”, ovvero  un capolavoro dell’Italia dello spreco anche se grazie a una Legge dello stato di oltre 30 anni fa  i soldi spesi nello sport rientrano perchè detassabili. Se  al  coach del primo scudetto Armani fu tolta la panchina nonostante un altro anno di contratto più ammenicoli vari (casa, auto, premi nell’anno successivo!, etc) , per andare a prendere Repesa in Croazia  e pagare, per liberarlo,  pure una penale al Cedevita. Sì proprio il club,  che, ironia del destino,  mise pure fuori  Milano dalla Coppa.

Fortuna vuole che capitano  del Panathinaikos  quando  vinse la Coppa dei Campioni, Nando  con la sua  rete di relazioni e serietà  professionale vanti ancora un credit e stima, fra cui quella con Xavi Pascual. Non fosse stato così, Alessandro elemento indispensabile per la nazionale, avrebbe rischiato di stare fermo per due anni e mezzo. Degradato, screditato, messo al bando per una mossa isterica (del club)  quando, da capitano dei dei due scudetti e delle coppe, era più che giustificato  potesse dire la sua sulle metodologie di lavoro insufficienti. Avallate -lasciatemi sorridere – poi tardivamente,  dopo il -37 di Mosca, dal Gran Capo Proli con una tirata d’orecchi a Repesa invitandolo” a non lamentarsi e lavorare di più in palestra”. Non è forse paro paro quel che l’Arcitaliano del basket scrisse  su Sportal.it  dopo il disastro, offrendo anche alcuni dei numerosi dettagli della fatal trasferta di Belgrado, la cornice  delle 10 sconfitte. La stampa del calcio – intelligente cane da guardia dell’opinione –  non avrebbe avuto pietà, mentre nel basket tutto sembra finire sotto il tappeto o in una bolla, anche quando si tratta di vicende di cui si occupano le Procure. Arriva in primo piano  la storia dell’invasione di stranieri nella Serie C dilettantistica che giocherrebbero  senza regolare permesso di soggiorno nonostante le regole dell’immigrazione configurano un reato penale. Il giudice sportivo territoriale ligure ha dato un 2-0 al Tigullio Team,  in presenza di altri 16 casi e di un esposto alla Procura di Montecassino da parte di un magistrato, la Ip  ha avocato il caso, senza un comunicato, lo sta studiando e ritengo che  sarà uno dei temi che Petrucci tratterà il 27 gennaio aprendo il  primo consiglio federale, spiegando almeno il  perchè per mesi la grana è stata taciuta.

Tornando all’Olimpia di govedì, partita vincente,anche psicologicamente , e convincente senza Rakim Sanders. Non segnava oltre 90 punti da 11 turni, dopo aver stentato ad arrivare a 70 nella  sua striscia orrenda. Gli 87 subiti  però non sono proprio pochi contro una squadra “scossa” ma  forte di  5 ex  della Spaghetti League, Micov e Tyus (Cantu), Fitipaldo (Orlandina) , Daye (Pesaro) e Ataman, coach che ritengo fra i primi 5 d’Europa, il quale portò Siena al primo e unico successo di coppa 13 anni in tempi  di spesa contenuti rispetto  gli anni successivi .

MVP-Match Winner  Kruno Simon: quando l’all around croato  piazza le sue triple tagliagambe e brilla negli assist  l’Olimpie vince e i problemi in regia  si sentono meno. Cinciarini è stato più incisivo del solito nella voci dove si misura l’apporto del play (8 punti, 4/6 4rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi, 12 di valutazione): questa in fondo la  notizia positiva del salutare “brodino turco” oltre ai 8 punti di Fontecchio più 3 recuperi,  highs  nella prima Euroleague del baby abruzzese. Abass non ha segnato ma preso 3 rimbalzi in 4 minuti , Pascolo 4 punti e 4 rimbalzi in 17 minuti. Mancava anche Cerella, a referto 11 giocatori di cui quattro giocatori i doppia cifra nlo score e 6 nella valutazione, rimbalzi a favore (38-30, con 6 di Macvan e 4 di McLean e i 4 offensivi di Miro”.Parità negli assist (21-21, un contributo generale, a cominciare dai 5 di Kruno). Lo scarto della valutazione (+8) è stato maggiore del punteggio (+5), al tiro da 3 molto meglio i turchi (13/24, 54 %)  però da 2 i milanesi col 56% che hanno selezionato i tiri

Repesa ha fatto così i complimenti alla squadra. “Prima di tutto ai giocatori che hanno cercato per 40 minuti di spezzare la striscia negativa. E poi ai tifosi , numerosi nonostante 10 sconfitte. La nostra non è stata una grande partita, ma ci abbiamo provato col contributo di tutti , anche se onestamente non abbiamo ancora la continuità  per gare di questo livello. Ma non voglio lamentarmi perchè giocare sotto questa pressione non è facile, e spero che la vittoria ci dia serenità e fiducia. Vittoria meritata”

Le altre gare del programma. Tony Bennett n.1 del draft 2013 non è stato mandato in campo da Obradovic. +21 del Fenerbahce col Panathinikos che porta la firma di Gigi Datome (top scorer con 16 punti, 4/7 da 3), il ceco Vesely e la scoperta di Ahmet Duverioglu , giovane centro di 23 anni e 2,09, alla sua terza partita: 13 punti, 6/7 al tiro, 15 di valutazione in 15 minuti, high in carriera. Non si è sentita  l’assenza del roccioso Epke Udoh. Fra i greci ancora starter Gentile  starter (2 punti , 2 tiri, 2 punti, 17 minuti) coinvolto nel naufragio generale,  anche se i suo coach ci crede.  Comunque peggio di lui i “boss” Calathes (-5), Bourousis (2 punti, zero valutazione ) e a secco Nichols (-3) e Fostis (-1). Pagato il prezzo della gran vittoria con l’Olympiacos nel Superderby greco che vale la finale di Coppa di Grecia con l’Aris, fra i Verdi c’è stata rilassatezza, ma anche la fatica ha fatto la sua parte.

A Mosca il Cska senza Teodosic ha battuto di 21 il Brose di Trinchieri con 35 di valutazione di  De Colo tornato ai suoi livelli dopo un mese  di stop e convalescenza per un serio infortunio. Melli come tutta la stagione il migliore della sua squadra, ha ritrovato il tiro, sempre al massimo la grinta. Il Barcellona ha subito messo a frutto l’ingaggio Victor  Faverani: preso dal Murcia l’argentino ha segnato 18 punti  e preso 8 rimbalzi, è quel che mancava al Barca sotto canestro, mentre le 6 triple su 8 di Koponen hanno fatto il resto. Nell’Efes esordio in sordina per Alex Kirk (ex Pistoia) arrivato dalla Cina  e spesato (2 punti dal tiro libero, nessun rimbalzo e assist  in 5 minuti), ennesimo colpo NBA  del Baskonia grazie al presidente Querejeta per la sua reputazione internazionale e i contatti con la NBA. A sorpresa, dopo il ritiro di Pablo Prigioni, debutta l’argentino Laprovittola che quest’anno ha giocato con successo starter, quando mancava Tony Parker,  negli Spurs  ma Popovich ha dato il su benestare per farlo maturare. Adesso è anche l’Euroleague dei sudamericani.

Affluenza molto alta (37.898, media 9.474) dopo la minima stagionale (49.775) della scorsa settimana  nelle prime 4  gare di giovedì, poi la media è scesa con i 3.300 di Barcellona che paga il brutto inizio ma raramente arriva ai 6 mila, mentre Madrid ne fa il doppio. I 9 mila spettatori di Milano confermano che  la coppa piace.  Meno invece  l’operato  nel gestire il caso Gentile e il seguito, dopo averne fatto il perno per vincere l’Euroleague nel giro di 3 anni. Mossa levantina di Proli che ha spostato l’obiettivo sulla Coppa Italia e il terzo scudetto, un comodo salvagente. Ma l’opinione salva i giocatori e non l’approva e i fans non lo ama, una spina nel cuore di Re Giorgio?

A cura di Enrico Campana

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