Caso San Marino-Germania, Manzaroli non ci sta

Il ct della Nazionale di calcio di San Marino, Pierangelo Manzaroli, è tornato a parlare del caso scoppiato con la Germania.

“La polemica con Müller? Molto spesso magari i media, il web possano interpretare male le dichiarazioni che a volte possono essere troppo enfatizzate. Io non so se Müller e Rumenigge abbiano detto quelle parole. Però danno fastidio perché dette da persone e professionisti che potrebbero evitarle. Poi mi fa ridere che lui parli di interventi duri visto che è stata una delle gare con meno falli se andiamo a leggere il referto. Non dobbiamo farci strumentalizzare da queste voci, noi siamo una nazionale dilettantistica ma assolutamente professionale e stiamo costruendo la nostra identità. Queste dichiarazioni forse sono spinte da interessi non del giocatore ma dalle grandi federazioni che stanno magari cercando di cambiare le regole delle qualificazioni. Può anche essere giusto ma andrebbero dette dagli organi di queste federazioni e non devono essere far dette da giocatori che poi rischiano di generare risposte. Noi abbiamo cercato di fare la nostra partita e i tedeschi, per mentalità, non si fermano mai. Müller e Gomez non sono riusciti a segnare e gli autogol sono la dimostrazione della bontà della nostra fase difensiva. In tutte le gare fatte questa nazionale ha dimostrato quanta voglia e quanta qualità abbiano questi ragazzi: quando una nazione piccola come San Marino gioca contro i campioni del mondo della Germania può capitare un risultato del genere, l’importante è che non venga mai meno il rispetto. La Germania è ancora la squadra più forte al mondo? Credo che Germania, Spagna, Argentina e Brasile siano le nazionali più forti al mondo. La Germania ha sintetizzato la bellezza del gioco spagnolo e l’efficacia del suo strapotere fisico. E’ una squadra offensiva e molto organizzata, penso che il 2-3-1 sia il modulo perfetto per esaltare i tanti trequartisti presenti che sono molto duttili e dotati da grande tecnica. L’8-0 della Germania è stato una mancanza di rispetto? No, credo che sia giusto così. Noi potevamo fare molto meglio, sapevamo che avremmo perso quasi inevitabilmente ma potevamo fare di più. Credo che sia giusto impegnarsi fino al 90esimo perché è il miglior modo per rispettare l’avversario. Credo che poi ci voglia il giusto autocontrollo nel post partita e questo fa la differenza nel valutare lo spessore delle persone. In questo caso è venuto meno questo aspetto Il futuro di San Marino? Ci sono dei numeri che purtroppo fanno la differenza, siamo 30mila abitanti, non concediamo passaporti in funzione dello sport. Siamo tutti autoctoni e questo è un grandissimo limite. Però c’è un grande lavoro dietro, non mi fisserei alla gara contro la Germania perché abbiamo giocato molte partite equilibrate, soprattutto contro squadre non di prima fascia. Poi in Europa è ancora più difficile fare risultato, se fossimo su un’isola caraibica saremmo molto più in alto nel Ranking mondiale”, ha dichiarato in diretta a ‘4-4-2’, il programma trasmesso sul sito di sportmediaset.it.

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