Il Canada travolge anche il Messico

Nel segno di una costante progressione dopo la sconfitta al debutto contro l’Argentina, la schiacciasassi di questo Americas Championship, con i suoi monumenti storici Scola e Nocioni che a 35 anni   figurano ancora fra i primi al mondo nei rispettivi ruoli e sono contesi sul mercato, si sapeva che il Canada dei 9 giocatori NBA era pronta per collocarsi nel ruolo che le compete, di squadra prima favorita. E trovarsela sul cammino è stato un brutto risveglio per il Messico che ha perso l’imbattibilità  dopo una serie di vittorie stiracchiate nelle ultime gare col cavo di Gustavo Ayon . E il passivo di 21 punti nella gara di martedì notte pregiudicano il primo posto  dei messicani anche nel caso di vittoria con l’Argentina nell’ultima gara, deve solo scegliere se in semifinali vuole affrontare nuovamente l’Argentina o il Canada. Meglio la  padella o la  brace?
 
In caso di arrivo a tre squadre, se il Messico ferma la corsa degli argentini,  il goal average condannerebbe i messicani per il -21 col Canada che a sua volta è   +14 mentre l’Argentina  + 7 . Quindi solo il Messico può togliere il primo posto agli argentini che affronterebbero in semifinale la 4.a classificata (Venezuela o Portorico che hanno 2/4 come i dominicani i quali chiudono col Canada) mentre l’altra semifinale sarebbe un Canada-Messico bis  che vale  la finale e uno dei posti diretti per Rio, mentre  3.a, 4.a e 5.a  vanno alle preolimpiche dal 5 al 10 luglio dell’anno prossimo con altre 15 squadre fra le quali hanno già staccato il pass Nuova Zelanda (Oceania), Tunisia e Senegal (Africa) alle quali si aggiungeranno le 4 di Eurobasket e le 3 di Asia Championship che chiuderà  la serie ei tornei continentali  il 3 ottobre in Cina.
 
I canadesi con una formazione con 10 giocatori sotto i 25 anni (ne ha 26 il pittoresco Robert Sacre, giocatore dei Lakers l’unico centro di ruolo del quale non hannno minimamente bisogno vedi i 7 minuti a gara) e il veterano Aroon Doonerkamp che gioca in Germania, mette in campo un talento superiore ed energie nelle guardie rispetto a tutte le altri. Questo grazie a Cory Joseph neo acquisto dei Raptors che ha fatto la gavetta agli Spurs e  Andrew Wiggings, rookie of the year e n.1 del draft 2014. Sono stati loro ad aver sbrigato la faccenda nei primi 20 minuti scavando un solco di 22 punti (26-17 e 26/13, parziale 52-30) rimasto tale. Un match che pugilisticamente si può archiviare per ko tecnico. 
 
Wiggins è stato il direttore dell’orchestra e sta migliorando anche come tiratore dalla distanza, con 4 su 4 dall’arco, oltre ai suoi deliziosi 1 contro 1  che hanno scombussolato la difesa messicana.  Jorge Gutierrez, la guardia dei Bucks, non ha ripetuto la gara della sera prima (8 punti, 4/10) e solo con Francisco Cruz i messicani sono riusciti a scendere sotto i 20 punti. I canadesi hanno mantenuto il voltaggio dell’intensità grazie alle rotazioni di Jay Triano che ha approfittato per dare spazio a due giocatori interessanti dei Magic di Orlando passati inosservati,  Melvin Ejim (24, 1,98, ala, 5,3 puti e 5,5 ribalzi) e Andrew Nicholson  (25, 2,06, power forward, 4,7 punti e rimbalzi)   fra i migliori marcatori della serata.  Uno slam-dunk di Ejim ha siglato il +22 all’intervallo. 
 
Il Messico non ha saputo ricucire il passivo provando a coinvolgere di più in attacco Ayon ( 4/5 e 7 rimbalzi) e Toscano, ma un ulteriore cedimento  dovuto alla transition-lampo di Cory Josep, il nuovo acquisto dei Raptors che torna nella sua città natale, Toronto, è stato immediatamente bloccato e un tiro di 3 di Giron alla fine del 3° quarto (74-52) ha evitato il peggio. Il solito Paul Stoll, uno dei quattro americani, con il suo micidiale da 3 ha ridotto lo scarto fino a -15 (67-82), ma Jay Triano con un time out ha subito dato un giro di vite alla sua squadra riuscendo a  far capire quali sono le ambizioni in questo torneo che i canadesi non hanno mai vinto  e a dare entusiasmo al gruppo offrendo spazio ai giocatori meno utilizzati. Il neo-canturino Heslip ha sporcato la sua percentuale da 3, con 2/7  (8 punti totali in 15 minuti) ed è sceso dal 2° al 5° posto col 50% (22/44) mentre  al 1° c’è sempre  Paul Stoll (58%).
 
Wiggins è il top scorer della spedizione con 58,1 nel tiro, ha migliorato le percentuali dall’arco col 4/4 (7/18), si è procurato 36 liberi ma senza brillare come precisione (1 errori), 15,8 punti 5,2 rimbalzi e 2 assist, basta da solo a tenere impegnato tutta una difesa col suo gioco elettrico. Il Canada chiude con la Repubblica Dominicana  che non  ha sfigurato contro gli argentini grazie alla miglior partita di Edgard Sosa (4/4 da 3, 20 punti) sul mercato dopo essere stato scaricato da Sassari che gli preferisce un giapponese.  James Feldeine, ex Cantù, ha fatto mancare i suoi canestri da fuori (0/ e 1/4 da 3) ma ha lavorato per la squadra, utile ai rimbalzi (6) e negli assist (4) in una gara piacevole, come confermato dal 24-23 negli assist.
 
L’Uruguay battendo il Brasile nella prima gara ha scoperto il bluff e impegnato gli argentino nel derby lascia Mexico City con onore battendo il Venezuela col suo gioco rallentato e che chiude con Panama. Se vincono i vino tinto conquistano le semifinali col  4° posto, a pari punti col Portorico di Rich Pitino che s’è svegliato tardi e con un Barea irriconoscibile rispetto ai 37 punti e 9 assist della gara precedente con i dominicani, ha stentato col Panama di Michael Hicks, ex capocannoniera della A italiana. Il Venezuela mette allo sconto il successo nel match diretto per 74-63 nelle qualificazioni. L’orgoglio portoricano  è  comunque salvo col 5° posto, a meno che perda  nell’ultima gara con Uruguay  e i dominicani battano il Canada, ipotesi che resteranno  tali.
 
Il Canada viagga a una meda di 98,3 punti e 24 assist per gara, ha vinto una partita sopra i 40 e una sopra i 30, tutte le altre sopra i 20, ci sarebbe anche la sconfitta (94-87) contro gli argentini nella loro prima gara he però ha fatto classifica anche se  nessuno la ricorda più con la dimensione dei successi della valanga bianca che ha passato i 100 punti per quattro volte e toccato il minino punteggio col Venezuela di Nestor Garcia  detto “el Che”, il coach del catenaccio.
 
FIBA AMERICAS CHAMPIONSHIP (10 squadre, 2 qualificate per Rio, dal 3° al 5° OQT) 
QUALIFICAZIONI 
GIRONE A – 1.a g: URU-Bra 71-57; Mex-Dom 84-66. Rip. Panama. 2.a g: PAN-Uru 78-71; BRA-Dom 71-65. Rip. Messico 3.a g.: DOM-Pan 83-66; MEX-Bras 66-58. Rip. Uruguay. 4.a g: DOM-Uru 90-70 ; MEX-Pan 82-68. Rip: Brasile. 5.a g: PAN-Bras 89-72; MEX-Uru 78-63.  Rip: R.Dominicana. 
CLASSIFICA FINALE: 1. Mex 4/0; 2. Dom  2/2, 3. Pan 2/2; 4. Uru 1/3; 5. Bras 1/3. Eliminato: Brasile. 
GIRONE B – 1.a g: Ven-Cub 73-52; Arg-Pur 91-86. Rip. Canada. 2.a g: Arg-Can 94-87; Pur-Cub 91-61. Rip. Venezuela. 3.a g: CAN-Cub 101-59; VEN-Pur 74-63. Rip: Argentina. 4.a g: ARG-Cub 96-64; CAN-Ve 82-62. Rip. Portorico. 5.a g: ARG-Ven 77-68; CAN-Pur 112-92. Riposa: Cuba. 
CLSSIFICA FINALE: 1. Arg  4/0, 2. Can 3/1; 3. Ven  2/2; 4. Pur 1/3; 5. Cub 0/4. Eliminata: Cuba. 
SECONDA FASE (orari 12-14.30-18-20.30 ora locale) – 1. g: VEN-Dom 72-68;ARG-Uru 90-87; CAN-Pan 103-66; MEX-Pur 92-86.2.a g: ARG-Pan 84-57; CAN-Uru 109-82; MEX-Ven 73-70; PUR-Dom 92-88. 3.a g:  ARG-Dom  92-84 (25 A.Nocioni, 17 L.Scola + 14r, 18 F.Campazzo;24 E.Sosa 4/4 da 3, 16 F.Garcia, 3 J.Feldeine); URU-Ven 77-75 (20 R.Newsome, 14 M.Aguiar, 15 M.Calfani; 17 J.Vargas, 15 W.Grateroll 12 N.Colmenares); PUR-Pan 78-71 (15 J.Barea, 13 R.Clemente, 12 R.Chaney jr; 27 T.Gaskins 5/15 da 3, 10 M.Hicks); CAN-Mex 94-73 (17 A.Wiggins 4/4 da 3, 15 A.Nicholson, 12 N.Staukas, 12 M.Ejim ; 13 F.Cruz, 11 P.Stoll 3/6 da 3 6a, 11 R.Zamora).
CLASSIFICA: 1.Arg 6/0; 2. Can, Mex 5/1, 4. Ven, Dom, Pur 2/4, 6 Pur, 5 Uru,  Pan 1/5 
CALENDARIO – Merc 9 set: Mex-Arg, Dom-Can, Pan-Ven, Uru-Pur .  11 set: Semifinali (2.a-3.a; 1.a-4.a). 12 set: Finali. 
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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