Filippini e la moda dell’autoesonero

Non è giornata per i gemelli nel mondo del calcio. Pochi minuti prima del clamoroso e storico autogol che Davide Simoncini ha realizzato nella rete di Aldo, fratello gemello e portiere della nazionale di San Marino impegnata a Oslo contro la Norvegia, a Lumezzane andava infatti in scena il ‘caso Filippini’.

L’ex centrocampista di Brescia e Lazio, gemello dell’altrettanto famoso Emanuele, è stato infatti esonerato dalla squadra militante nel girone B di Lega Pro, ma al termine di un percorso… poco convenzionale. A spiegarlo è il presidente del club Renzo Cavagna:

“Ci eravamo incontrati per fare il punto della situazione dopo i primi due mesi di campionato, doveva essere una riunione di routine per analizzare con il mister l’andamento e le problematiche della squadra e invece Filippini l’ha abbandonata, sbattendo la porta e parlando di dimissioni”.

Tutto finito? No, troppo semplice…: In mattinata infatti Filippini è tornato in sede chiedendo… di essere esonerato: “Filippini mi ha deluso sul piano umano: le dimissioni le avrei accettate, ma se te ne vai come puoi l’indomani chiedere di essere esonerato? In lui credevo molto, quest’estate gli avevo fatto firmare un triennale, ma dal suo comportamento mi sembra un uomo piccolo. Non dico di statura, quello è noto, ma sotto il profilo morale. Evidentemente pensa ai soldi del contratto, ma nella vita bisogna essere prima uomini…”.

Fatto sta che poche ore dopo lo sfogo presidenziale, l’esonero è arrivato per davvero: il nuovo allenatore del club della Val Gobbia è Luciano De Paola.
 

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