Negli Spurs la favola di Laprovittola

I 52 punti di John Wall non servono a Washington (7/13) per fermare la crescita di Orlando (10/12), squadra pirata, che parte con una panchina che ha contribuito con 73 punti con due giocatori che in altri club potrebbero essere titolari (Jeff Green e l’elvetico-svizzero Nikola Vucevic) e si è già tolta significative soddisfazione in trasferta con 6 vittorie, fra le quali la più importante è stata battere gli Spurs sul loro terreno. Frank Vogel scaricato senza tante  da Larry Bird presidente di Indiana che voleva una squadra più brillante sta facendo un buon lavoro. E a breve termine può diventare una franchigia col segno più.

Arrivato invece quest’anno nella capitale degli Usa  Scott Brook, l’ex allenatore della scalata dei Thunder,  non riesce ancora a mettere in carreggiata i Wizards perchè nella sua formazione c’è qualche frizione interna fra i giocatori di spicco e qualche potenzialità per ora inespressa, come il ceco Satoranski, ex Barcellona, che non si vede mai sul parquet. Quindi non basta quel fenomeno di Marcin Gortat,  lo sgobbone polacco, secco, antico, con un fisico buono per il salto in alto che però  tutte le sante sere tirà giù una tonnellata di rimbalzi. L’abito non fa il monaco.

Martedì altre due vittorie esterne. Gli Spurs (17/4) hanno allungato a Minnesota la striscia vincente a 13 vittorie, che significa essere secondi in materia nella storia della NBA, e tanto di cappello a Gregg Popovich che con l’infortunio al ginocchio di Tony Parker ha avuto il coraggio di lanciare il semisconosciuto argentino Nico Laprovittola, scoperto alle Olimpadi, autore di una gara  nella quale è stato impeccabile in regia e ha segnato con ottime percentuali 10 punti, cioè 4 più della star LaMarcus Aldridge (6, 3/8).

New York (12/9) ha preso slancio e vinto anche a Miami (7/14) per 103/114. Gli Heat hanno avuto 29 punti da Goran Dragic (e 7 assist) e una doppia-doppia del centro Whiteside (23 punti, 14 rimbalzi, 3 stoppate) ma i Knicks (12/9)  hanno preso fiducia e continuano la bella serie dopo essere stati sotto il 50 per cento di vittorie, Rose ha reso più pungente l’attacco e l’altro ex Bulls Noah (10 rimbalzi) solida la difesa Porzingis prosegue la sua scalata  (12 rimbalzi e 14 punti tirando malino, 6/15 0/4 da 3) e il migliore è stato Melo Anthony con 35 punti (13/22) e l’atteggiamento del leader lasciando nella spogliato la sua superbia, significa che si sa divertendo. E con 4 vittorie consecutiva ha agganciato ha agganciato Charlotte e Boston (12/9)

Vittorie casalinghe  all’Ovest di Utah (14/9) contro Phoenix (111-105, 22 e 10 rimbalzi del giovane francese Gobert che potrebbe aprirgli la strada per l’All Stare Game) per 102-91 . Memphis (15/8 ) ha battuto  96-91  Filadelfia che non si rassegna e incassa sconfitte onorevoli (17 punti Dario Saric , 3/6 da 3 e 7 rimbalzi per il rookie croato) con un’altra grande partita di Mar Gasol (26 punti, 12 rimbalzi, 2 assist 9/17) e il rientro di Zach Randolp dopo 9 giornate per la morte dalla madre. Il lungo applauso della folla è stato ripagato con 12  punti e 12 rimbalzi mentre il centro spagnolo la sera dopo una tripa d’autore ci è andato vicino.  All’Est Detroit (12/11) ha battuto 102-91 Chicago (11/10) che battuta Cleveland si è seduta scendendo dal 3°  al 7°posto per un appannamento di Rondo e Wade.

A cura di Enrico Campana

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