Il Gallo canta, Denver è in area-playoff

Fine anno positivo per le squadre degli italiani. In infermeria, mentre era in un periodo di ottima forma, Marco  Belinelli per la seconda gara consecutive per un problema muscolare, ma la quarta vittoria nelle ultime cinque di Charlotte arriva da Orlando grazie al francese Nicolas Batum. Sempre più in versione “everything” (20 punti, 8 rimbalzi, 12 assist) ripaga la fiducia di un generoso quadriennale da 20 milioni all’anno e per Frank Vogel, il coach degli sconfitti “il giocatore più sottovalutato della NBA”.

Charlotte lascia la mischia per gli ultimi 3 posti dei playoff dietro Cleveland (23/8) che mantiene un leggero vantaggio su Toronto (22/9) avendo i Raptors perso a Golden State, spazzati via nel primo quarto (42/17) dei 4 moschettieri di Steve Kerr che hanno tirato da 3 col 60 per centro, con  Kevin Durant perfetto, anzi mostruoso,  perchè ai 22 punti ha aggiunto 17 rimbalzi, 7 assist e 6 recuperi. Poi seguono Boston, Charlotte e Oklahoma arrivata a 20 vittorie (serie aperta da 4 gare) mentre non si muove  la snob New York (16/15) sconfitta ai supplementari ad Atlanta col suo “articolo il”, ovvero la pulce atomica tedesca Dennis Schroder (27 punti, 5 assist) play titolare dopo la partenza di Jeff Teague e Dwight Howard (22 rimbalzi, 16 punti) rinato nella natìa Georgia dopo le delusioni di Los Angeles e Houston. In caduta libera Indiana sconfitta anche a Washington, stregata dallo show di John Wall (36 punti, 11 rimbalzi, 9 assist) che riporta nell’agone la squadra della capitale dopo un inizio di stagione sofferto, mentre si riaffaccia nella griglia delle prime otto Milwaukee (15/15) che ha stravinto una gara importante a Detroit coi suoi gioielli Parker e Antetokounmpo.

Danilo Gallinari ha segnato il canestro che ha riportato avanti i Nuggets a 27″ (105-103) e poi una stoppata di Wilson Chandler sull’ultimo tiro di Wiggins ha messo in sicurezza la vittoria con Minnesota alla quale non è stata sufficiente la prima tripla-doppia di Karl Anthony Towns, il giovane centro modello di tecnica dell’ultima generazione (vedi gli 11 assist). Rubio ha segnato 18 punti ma continua l’eterno problema del suo “tiro timido” (5/17, 1/7 da 3) anche se gli 8 rimbalzi, i 7 assist e 7/7 liberi mettono in luce gli altri aspetti ammirevoli dalla sua partita. Anche con l’arrivo coach Thibodeau la classifica piange, ma c’è sicuramente una crescita individuale importante anche se tuttavia insufficiente per raggiungere il sogno dei playoff in questa stagione.

Invece le prospettive di Denver (14/18) passata la prima boa delle 30 partite si fanno più rosee dopo le ultime due vittorie e venerdì sera battendo in casa Philadelphia  con la tripletta potrebbe rimanere sola all’ottavo posto e smentire uno studio pubblicato in settimana da Espn che attribuisce alla squadra di coach Malone l’1 % di possibilità di vincere la Northwest Division e il titolo, e con una proiezione di 35 vittorie e 47 sconfitte a fine stagione mancare nuovamente i playoff (solo il 23,7 % di possibilità di raggiungerli) e per contro un 6% di riuscire a assicurarsi una 3 prime scelte del draft. La squadra, che soffre di gioventù, cerca quindi nuovamente di uscire dal limbo, e la partita di Gallinari (18 punti, 6/9 2/4 da3, 5 rimbalzi e 2 assist per 35 minuti) e di Chandler (11 assist, 8 rimbalzi, 16 punti) tornato ai suoi livelli dopo un anno d’assenza per il grave infortunio, apre la finestra alle migliori speranze e tenta di demolire i pronostici delle Cassandre. Non solo, se mantiene questo passo di fine anno, uno dei due bigs dell’asse di ferro potrebbe giocare l’All Star Game magari entrare come riserva in caso di eventuali assenze dell’ultima ora.

I Bulls che hanno perso lo smalto iniziale e vinto in casa per soli 2 punti una partita delicata contro i Nets non più la squadra sfiduciata della scorsa stagione con una nuova dirigenza e  il coach anglo-spagnolo Kenny Atkinson quando tutto faceva pensare all’arrivo di Ettore Messina. Il marchio e l’ha messo Jimmy Butler il top scorer della giornata che ha segnato 40  punti col canestro della vittoria e 11 rimbalzi  e sicuramente giocherà l’All Star di New Orleans.

Risultati- Orlando-CHARLOTTE 101-120 (21 Vucevic 10/13 6r 4a, 20 Ibaka; 20 Batum 8/12 ,3/4 da 3, 9 rimbalzi, 8 assist); WASHINGTON-Indiana 111-105 (36 Wall 11r, 9a; 34 George 3r 4a); ATLANTA-New York 102-98 t.s. (27 Schroder 5a, 16 D.Howard 22r 3a; 26 Rose 9/28 0/2 da3, 24 Porzingis 4/8 da3 6/9); Detroit-MILWAUKEE (23 Tob.Harris 12r; 31 J.Parker 9r 7a, 22 G.Antetokounmpo 5r 8a); CHICAGO-Brooklyn 101-99 (40 Butler 11r ; 33 B.Lopez); SAN ANTONIO-Phoenix 119-98 (27 Aldridge 8r, assente K.Leonard; 23 TJ Warren); NEW ORLEANSLA Clippers 102-98 (20 A.Davis 5r; 21 C.Paul 8r 6a); GOLDEN STATE-Toronto 121-111 (28 St.Curry 3/6 da3, tl7/7 7r 7a, 22 Durant 3/5 da3 tl3/5 7r 7a 6re. 21 K.Thompson 3/7 da3 6r, 14 Dr.Green 6r 10a 2st 2re; 27 Lowry 11a, 29 DeRozan 10/23 tl9/10, 6r);PORTLAND-Sacramento 102-89 (20 CJ McCollum, 12 Mas.Plumlee 14r, assente Lillard); DENVER-Minnesota 105-103 (18 Gallinar 6/9 2/4 da3 tl4/4, 5r 2a, 16 W.Chandler 6/12 0/2 da3, 8r, 11a; 25 Wiggins, 18 Rubio 5/14 1/7 da3 tl7/7 8r 7a, 14 Towns 7/17 1/2 da3 11r 10a)

A cura di ENRICO CAMPANA

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