Gallinari, vittoria dell’ex al Madison

Oggettivamente le ultime vittorie, 4 nelle ultime 6,  rilanciano le speranze di Denver di poter agganciare Utah e Portland, fra le squadre più in forma,  e saltare anche i Kings che con la terza sconfitta consecutiva  sembrano sganciarsi  dal treno dell’8° posto ma dimostrano anche, una volta di più, che l’Est ha minor qualità. Nelle ultime 4 gare ha messo nel sacco i Raptors e i Bulls con una fuoriosa rimonta in casa e cominciato  il tour all’Est vincendo a New York per puntare martedì su Brooklyn per il derby con un altro azzurro ex Knicks, Andrea Bargnani la cui stagione invece trascolora nel giallo seppia, salvo due fugaci apparizioni, anche se davanti a un ex n1 de draft  c’è sempre un posto da riserva a minimo di stipendio per un veterano.
 
Denver, tregua della sfortuna permettendo,  dovrebbe capitalizzare nell’utima parte della stagione il buon lavoro di Mike Malone che ha scelto di lanciare giovani promettenti come i rookies Mudiay e Jovic, il 20enne Gary Harris e il rampante Will Barton sempre più spesso capace di doppie-doppie  decisive nonostante non abbia ancora avuto l’onore di salire nel primo quintetto. Naturalmente il fattore-chiave è la  prepotente ascesa del Gallo salito al 22° posto dei marcatori (19,8) lasciando domenica la sua impronta in quel Madison  che lo scelse come n.8 al draft e dove vanta ancora molti estimatori . Una volta di più  la quinta sconfitta consecutiva dei Knicks, peggior serie negativa all’Est in questo momento, oltre a pregiudicare forse definitivamente i playoff cancellando le cose buone della stagione, come il lancio di Porzingis e la crescita di Robin Lopez,  dimostra che fu un errore cedere Gallinari e investire il rilancio su  Superbone Anthony. Fatti alla mano, in questi anni i Knicks hanno conosciuto solo delusioni   e lo stesso Melo, il newyorkese di Brooklyn, ha subito un calo di popolarità con l’arrivo del 22enne rookie  Kristaps Porzingis e forse è arrivato il momento di metterlo sul mercato e puntare su un  giocatore più continuo, integro, quale Kevin Durant che Oklahoma difficilmente potrà accontentare per farlo rimanere alla scadenza del contratto, perchè si para di 200 milioni di dollari.
 
La domenica ha messo in vetrina la crema europea. Dalla firma di Gallinari nonostante cifre nel tiro non entusiasmanti ma compensate dal carattere da fighter, i tiri liberi grazie alla sua proverbile astuzia tecnica di andarsi a cercare i falli nei corpo-corpo,  alla crescita del serbo Nikola Jovic promosso centro titolare e convocato per la partita delle giovani stelle a Toronto.  MVP al Madison Kristaps Porzingis e dopia-doppia pesante del lèttone con 21 punti e 13 rimbalzi he lo rilanciano per la palma di Rookie of The Year. A Orlando, il montenegrino-Svizzero Nikola Vucevic ha segnato 22 punti e il canestro del successo allo scadere contro Atlanta e il francese Fournier con 21 punti ha fatto la sua parte, giornata no invece per il roato Mario Hezonja (0/5 al tiro). Il recupero dello sloveno Goran Dragic,invece, non ha salvato Miami dalla sconfitta casalinga coi Clippers: solo 14 assist per gli Heat, di cui 5 di Dragic, questo il maggior problema che Pat Riley dovrà affrontare in futuro, e il giocatore giusto potrebbe essere Gentile forte fisicamente, capace di segnare nelle aree affollate e da fuori e ottimo passatore per i lunghi, con vantaggi per Chris Bosh e Hassan Whiteside.
 
Gli infortuni di Gay (caviglia) e Ben McLemore (polso) e l’affiatamento con Cousins e Rondo Belinelli col primo giorno di febbraio è entrato in quintetto e il bilancio è di 3 sconfitte su 4, non è minimamente  sacrificato come dimostrano i 36 minuti e i 13,7 tiri – più dei 13,2 di Gallinari ! –  ma non sta tirando bene, nelle triple ha una media di 1,7 su 6,7 con appena il 25% e un totale di 5,7 canestri su 13,7 tiri  e i 2,3 rimbalzi, 2,2 assist non sono rilevanti, cosiccome le 2 palle perse. Ma è anche vero che altri non fanno meglio, come Casspi con 1/6 dall’arco, e la gestine di Karl discussa e forse il gm Divac perderà la scommessa di aver voluto una pace armata fra Cuosins e il vecchio coach; i Kings sono stati impallinati dai Celtics, in serie positiva, capaci delle migliori percentuali di tiro della giornata col 54,2 da 3 e il solito Avery Bradley oltre alla pulce Thomas e a Jarred Sullinger da sotto.
 
SKY SPORT TV – Tre dirette  su Sky Sport HD  nella settimana del 65° All Star Game  xhe mette le tende a Toronto (12-14 febbraio), dopo Miami-Clippers (repliche oggi  ore 14 e 20.45) mercoledì 10 febbraio a Oakland e ore 4.30 di mattina Warriors-Rockets (differita ore 14 e 21.30 SS 2HD), qundi da Cleveland giovedì 11 febbraio alle 2 di mattina Cavs-Lakers ovvero LeBron Vs Kobe (differita  14.30 SS 2Hd e 21.30 SS 3HD).
 
RISULTATI domenica 7 febbraio:  New York-DENVER 96-101 (21 K.Porzingis +13r 10/23 1/3 2, 21 C.Anthony 7/19 0/3 tl7/8 6r 7a; 19 D.Gallinari 4/13 2/7 da3 tl9/10 4r 1a 35′, 19 W.Barton +11 r tl5/6 5a); ORLANDO-Atlanta 96-94 (22 N.Vuevic 9r, 21 E.Fournier 3/5 da3, 12 E.Payton +12a, 11 A.Gordon 13r; 24 J.Teague, 23 K.Bazemore, 14 P.Millsap 9r); BOSTON-Sacramento 128-119 (25 A.Bradley 6/7 da3, 22 I.Thomas 2/4 da3 9a, 21 J.Sulliner 10/13; 3 D.Cousins 11/25 3/6 da3 7r 6a 5pe,  16 M.Belinelli 7/17 2/8 da3 4r 2a, 14 R.Rondo +15a 5/10 1/1 da3 tl3/4 5r 6rec 4pe); Miami-LA CLIPPERS 93-100 (17 G.Dragic 3/5 da3 5r 5a, 17 D.Wade 7/20, 17 C.Bosh 5/17 3/5 da3, 10 H.Whiteside +10r; 22 C.Paul 8/23 2/6 da3, 9 D.Jordan +11r tl3/14)
 
A cura di ENRICO CAMPANA

Articoli correlati