Us Open: finale Pennetta-Vinci

Il cielo è azzurro sopra Flushing Meadows. L’11 settembre non è esattamente una giornata memorabile per l’umanità, ma nel piccolo dello sport, l’Italia del tennis scrive una pagina indelebile. Dopo Flavia Pennetta, che nel pomeriggio italiano aveva sovvertito l’ennesimo pronostico eliminando Simona Halep nella prima semifinale con un secco 6-1/6-3 in appena 60′, poche ore dopo è toccato a Roberta Vinci firmare un’impresa incredibile.
 
La tennista tarantina è infatti riuscita a fermare la corsa di Serena Williams, numero 1 del mondo e favoritissima per il successo finale, oltre che in corsa per il Grande Slam. Parziali: 2-6/6-4/6-4 in 2h e 2′. La finale di sabato sarà quindi interamente italiana, anzi un derby pugliese: Brindisi vs Taranto. Mai successo nella storia del tennis nostrano.
 
Spettacolare la condotta di garaa di Robertina, brava a leggere tutte le fasi di una partita lunghissima. Grazie a un buon approccio al match, con una tattica aggressiva volta a spostare l’avversaria sulla linea di fondo, Vinci conquista subito un break, prima però di doversi arrendere alla veemente reazione di Serena, che è andata a chiudere facilmente 6-2.
 
Sembrava il preludio ad un cappotto, e invece Roberta è stata brava a restare in partita, strappando il servizio all’avversaria al sesto gioco del secondo set, per il 4-2 valso l’allungo decisivo. A questo punto l’americana perdeva certezze, e il terzo parziale scorreva sul filo dell’equilibrio, fino al break di Roberta al 7° gioco. Avanti 4-3, ecco il classico “braccino”: l’azzurra però tira fuori il cuore e, pur fallosissima al servizio, annulla tre palle per il contro-break, e vince ai vantaggi un gioco decisivo. Sul 5-3 Serena tiene di forza il servizio, ma per il game decisivo Vinci è solida, e corona il sogno con un secco 40-0.

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