Warriors, scossa da Curry e Green

Anche l’ottava sconfitta, quella del blitz dei Boston, che ha chiuso una serie-record di 54 vittorie casalinghe durata un anno e due mesi, non ha creato crepe dalle parti della Baia di San Francisco. Ogni volta i Warriors si sono risollevati. E sempre alla grande, come domenica notte scaricando la rabbia con 136 punti e 25 di scarto (39 con 9 triple di Stephen Curry e la tripla-dppia n.13 di Draymond Green) contro Portland, una delle sorprese di quest’annata nonostante la partenza di LaMarcus Aldridge star del mercato.
 
Uno dei loro record più significativi del dopo-anello che si portano appresso con orgoglio questa stagione, è quello di non aver mai perso due gare di fila e messo in cassaforte la vittoria n.69 dietro l’angolo martedì c’è la scontata n.70 con Minnesota alla Oracle Arena. Questo significa che viaggiano alla stessa media dei Bulls ’95-96 e che possono ancora battere il record (72/10) di Jordan & soci quando, alla fine della regular season, mancano 3 gare casalinghe e due in trasferta. Tutto dipende dal doppio match del 7 e 10 aprile con gli Spurs con la loro difesa blindata e fattisi immortalare nei giorni scorsi con la foto delle 64 vittorie, il loro record all time. Uno scatto curatissimo, con tutto lo staff, come quello che solitamente viene riservato solo alle squadre vincitrici del titolo, un particolare che poco si concilia quindi con la dichiarazione-trabocchetto di Tony Parker il quale nei giorni scorsi ha detto di essere sicuro che Gregg Popovich non schiererà i titolari.
 
La parola d’ordine di Stephen Curry è stata calma e gesso. Niente seghe mentali. Anche nell’atteggiamento positivo che serve per uscire da queste situazioni delicate c’è traccia della sua grandezza: “Non sono necessarie in questo momento le energie negative delle troppe analisi che tendono a vedere punte di panico, dobbiamo vedere invece le prospettive, che sono buone,  quel che importa è rimanere noi stessi”.
 
Portando a casa 3 vittorie all’Ovest con l’exploit di Oakland e domenica il successo sui Lakers di Kobe Bryant che nonostante tutti gli acciacchi ha onorato la sua carriera cn 34 punti e con 596 partite all Staples Center ha superato il primato di Akeem Olajuwon (595 al The Summit di Huson), Boston ha toccato a 5 partite le 45 vittorie che sono il picco delle ultime cinque stagioni e accendono prospettive interessanti, magari con l’innesto di un giocatore stile-Celtic che potrebbe essere Danilo Gallinari il quale piace molto a Dany Ainge che al mercato di febbraio ha provato a esplorare questa possibiità. L’anno scorso la squadra di Brad Stevens aveva 45/42 dopo 67 gare, quindi 10 sconfitte in più cedendo David Lee, un lusso da 15 milioni che potrebbero essere utilizzati per convincere il Gallo. E’ cresciuta come personalità e intensità della difesa e potrebbe essere una mina vagante nei playoff. A Los Angeles ha vinto con 50 rimbalzi e 30 assist, nelle statistica del resto vale la prima fascia, al 5° posto per punti (105,60) e il 6° per rimbalzi (45,2) anche senza un pivot-totem (ma Amir Johnson e Sullinger tengono bene il capo) e assist (24,1).
 
Sei i successi in trasferta, di cui 4 in chiave-playoff per Dallas a Minnepolis, Bulls a Milwaukee nonstante di 34 punti di Giannis Antetokounmpo (The Greek Freak) e Indiana a New York che ha giocato senza Anthony (riposo), Porzingis (spalla) e Calderon (al suo posto la promettente matricola Jieran Grant, il play spagnolo non rientra nel futuro del club). Washington ha perso di poco coi Clippers e non torna ai playoff mentre assorbito il ko casalingo con i Pistons i Bulls (39/38) possono ancora farcela ma hanno 1/3 con Detroit (41/36) e per l’8 posto sono più attaccabili i Pacers (41/36).
 
All’Ovest Harden (41 punti) ha messo ko la sua ex squadra (33 Kevin Durant e tripla n.18 fallila per 1 solo assist di Russell Westbrook). Un disastro Dwight Howard (4 punti) che si lamenta di essere tagliato fuori dal gioco i Rockets (38/39) hanno una vittoria in meno e una sconfitta in più della 7.a e 8.a Dallas e Utah (39/39). Dallas ha vito le ultime 3 grazie al piccolo portoricano Josè Barea sempre sopra i 20 punti, Utah ringrazia invece Gordon Hayward il miglior cecchino bianco della NBA con Brook Lopez. A proposito, il fratello, Robin, centro dei Knicks, ha preso 10 rimbazi in attacco sui 15 totali, ma il Madison ha dovuto ingoiare l’ennesimo rospo amaro e il migliore è stato Sasha Vujacic (21 punti) che non aveva più mercato in Europa.
 
SKY –  Oggi differita Rockets-Thunder ore 14 e 23.15 SS 2HD, ore 18 SS 3HD). Giovedì 7 aprile ore 3.30 SS 2HD Mavericks-Rockets (differita lo stesso giorno ore 14 SS 2 HD, ore 18 e 23 SS 3HD). Venerdì 8 aprile ore 4.30  SS 2HD Warriors-Spurs (differita ore 14 2HD, ore 17 e 22.45 3 HD). Domenica 10 aprile ore 2.30n SS 2HD Bulls-Cavaliers (differita ore 10.30 2HD, ore 19.30 3HD).
 
RISULTATI domenica 3 aprile – HOUSTON-Oklahoma 118-110 (41 J.Harden 12/25 5/11 da3 tl12/14 9a 5pe, 4 D.Howard 2/6 8r; 33 K.Durant 10/22 3/10 da3 tl10/10 8r 6pe, 23 R.Westbrook 8/15 1/4 a3 tl6/7 13r 9a 8pe); Minnesota-DALLAS 78-88 (30 A,Wiggins, 11 KA Twns 5/13 0/3 da3 21r 9a 3st 6pe; 21 J.Barea 8/19 3/7 da3 6a, 19 W.Mattews  6/13 da3); LA CLIPPERS-Washington 114-109 (27 C.Paul 10/19 12a 19 J.Crawfod 4/7 da3, 12 D.Jodan 5/7 tl2/11 12r, 5 B.Griffin; 21 M.Gortat 10/12 7r, 18 M.Morris 8r, 15 J.Wall 3/7 da3 13a); ORLANDO-Memphis 119-107 (25 N.Vucevic 10/19 tl5/7 10r, 22 E.Fournier 3/8 da3, 22 V.Oladipo 0/4 da3; 24 M.Barnes 5/10 da3, 15 Z.Randolph 7r); Phoenix-UTAH 86-101 (24 M.Teletovic 3/8 a3 6r, 1 T.Chandler 18r, 17 D.Booker 7a; 22 G.Hayward 1/5 da3 5r 5a, 18 R.Hood); Milwaukee-CHICAGO 98-102 (34 GAntetokounmpo 14/22 1/1 da3 tl5/7 5r 9a, 24 J.Parker 11r; 25 J.Butler 10/11 5r 8a, 19 N.Mirotic 6/15 3/9 da3, 16 P.Gasl 1/4 8r 8a); New York-INDIANA 87-92 (21 S.Vujacic, 10 R.Lopez 15r; 20 P.Georg 7/15 9r, 17 R.Stuckey); LA Lakers-BOSTON 100-107 (34 K.Bryant 11/28 4/11 da3 tl8/10, 20 J.Randle 10r; 26 I.Thomas 10/20 4/9 da3, 22 J.Cowder 2/8 da3, 10 A.Johnson 13r; Brooklyn-NEW ORLEANS 87-106 (15 S.Kilpatrick 3/4 da3, ng B.Lopez, Bogdanovic; 21 L.Babbitt , 13 J.Hamilton 11r); CLEVELAND-Charlotte 112-103 (31 L.James 14/22 8r 12a 5pe, 28 JR Smith 6/9 da3, 25 K.Love 5/8 a3 9r; 29 K.Wlker 1/7 a3 tl10/11 6r 7a, 22 M.Williams 4/6 a3 6r); GOLDEN STATE-Portland 136-111 (39 S.Curry 9/13 da3 6r 7a, 22 Dra.Green 0/2 da3 tl8/9 10 r 10a 2re 3st, 21 K.Thompson 2/6 da3; 38 D.Lillard 13/27 4/9 da3 tl8/9 4a, 18 CJ McCollum 6/14 2/6 da3, 15 M.Harkless).
 
A cura di ENRICO CAMPANA.

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