Rockets sconfitti pure sul mercato?

Alle 3  del pomeriggio di oggi (le 19 della Costa Atlantica) chiudono i trasferimenti. Sotto la cenere il fuoco però sonnecchia se già non si è spento. Il “trade” più chiacchierato riguarda Dwight Howard. Houston però non trova acquirenti, chi si può accollare un contratto da 22 milioni all’anno vedendo i  risultati  di Superman con i Lakers e quelli fino ad ora coi Rockets, nonostante ogni stagione riesca a “pettinare” le sue statistiche attirando l’interesse di possibili acquirenti sicuri, loro, di poterlo gestire meglio di quanto hanno fatto gli altri. Da parte sua il giocatore in forza del contratto non sembra per niente sulle spine e presi tutti in contropiede  nelle ultime ore spronando il suo ambiente a rialzarsi, essere positivo per la parte finale della stagione. Sembra un messaggio-siluro al coach-interim  Bickerstaff Jr il quale aveva parlato di squadra a pezzi dopo essere sceso al 9° posto all’Ovest per il k.o. casalingo con Portland.
Forse i Rockets riusciranno a liberarsi di Ty Lawson che potrebbe essere scambiato con Trey Burke, ma oltre 12 milioni per un giocatore in fase calante e col vizietto della guida ad alta velocità con troppo alcool in corpo sono un’esagerazione. I Cavaliers offrono ai Magic il brasiliano Anderson Varejao in cambio del tiratore Channing Frye sul quale c’è anche un interesse dei Clippers. I Raptors seconda squadra dell’Est hanno chiesto Taddeus Youngs ai Nets  il quale punta i piedi e avendo portato la famiglia a New York non vuole creargli disagi e pensa di aver dimostrato forti motivazioni in questa stagione.

Intanto ha scritto una lettera alla squadra Mikail Prokhorov, il proprietario. Tramite i buoni uffici del gm degli Spurs Buford potrebbe ripartire con Sean Marks gm e Messina allenatore in arrivo da San Antonio, come ha scritto Yahoo Sports  ma per ora la notizia  non ha avuto il minimo  eco.  Melo Anthony è sempre lo speaker ufficiale dei Knicks e ai giornalisti prima del derby coi Nets  fuori casa  ha dichiarato che non ci saranno novità, quindi si tengono come play Calderon che tira poco dovendo rifornire Anthony e Porzingis perché Minnesota ha dichiarato che Ricky Rubio, corteggiato anche dai Bucks, è incedibile. Porzingis più amato da Melo nella Grande Mela e che vende tante magliette ha dichiarato di voler rimanere a vita nei Knicks. Tiago Splitter acquisto sfortunato per gli Hawks: per un persistente dolore all’anca ha perso la stagione, sarà operato, addio Olimpiadi e otto mesi buoni per tornare in campo. Ai Kings licenziamento senza preavviso e senza spiegazioni  di Vance Walberg assistente di  George Karl: il gm Vlade Divac ha dichiarato “meglio così”. Era arrivato a Sacramento un anno fa: stava forse segando la panchina a Karl?. Cosa ha fatto di tanto grave? Le voci sulle possibili cessioni di Belinelli e Bargnani sembrano campate in aria:  Beli è sopra la sua media in carriera nella sua prima stagione in un squadra legata a un asse predominante (Cousins-Rondo) e deve dare molti tiri anche a Ruy Gay, anche lui al primo anno. Bargnani ha uno degli stipendi più bassi ai Nets (1.362.897) e la sua valutazione (12,2) è  superiore a quella di Joe Johnson (10,7, stipendio 24,2 milioni) e del croato Bojan Bogdanovic (9,7). Inoltre Kings e Nets sono sotto la tax-line e quindi non hanno bisogno di svendere. Mike Jordan è stato festeggiato per i suoi 53 anni da North Carolina, la sua università, alzando la palla a due nel match con Duke di Mike Krzyzewsky. Ha seguito la gara vicino al suo allenatore, il miti con Dean Smith. i tempi di MJ i Tar Heels avevano un record di 6/1 con i rivali che in seguito hanno vinto 40 volte. La NBA riprende stanotte  dopo la scorpacciata di canestri dell’All Star Game col nuovo record di punteggio (196 punti per l’Ovest), il bis di Russell Westbrook MVP con 32 punti (eguagliato Bob Petitt ’58-59), i 41 punti di Paul George (-1 dal record di Chamberlain), Zach LaVine (Minnesota, vincitore della gara delle schiacciate  e MVP del Rising All Stars nel quale il Resto del Mondo di Ettore Messina, primo coach straniero ad avere questo onore, è stato sconfitto) e Klay Thompson dei Warriors ha battuto il compagno  Steph Curry nel tiro da 3. In programma tre gare: il clou è Clippers (35/18)-Spurs (45/8), le altre sono Wizard (23/28)-Jazz (26/26) e Cavaliers (38/14)-Bulls (25/25) in diretta su Sky Sport 3HD alle 2 di mattina di sabato e differita alle 14 e 22.45 dello stesso giorno (SS 2HD). Venerdì notte 19 febbraio  ben 28 squadre nell’arena: gli Spurs nuovamente allo Staple Center ma contro i Lakers di Kobe Bryant; i Warriors a Portland (ore 22 locali)  e poi sabato back-to-back  ore 20.30 locali,  meno di 24 ore!)  a Los Angeles con i Clippers (35/18, Griffin sconta 4 turni di squalifica) diretta su Sky Sport 2HD alle 2.30 di domenica mattina (differita alle 12 e 17 su SS 2HD). Il ritorno in panchina di Steve Kerr è coinciso con un’altra striscia di 11 vittorie, mancano ancora 30 partite di regular season e riprende da Portland la caccia al record delle 73 vittorie. Il pronostico, dicono gli esperti è dalla loro parte: sono concesse 5 sconfitte al massimo per battere i Bulls di Jordan (72/10) ’95-96. Il duello a distanza con gli Spurs prevede il doppio match del 7 aprile in casa e del 10 a San Antonio, ultima partita a Oakland il 13 aprile con i Grizzlies.

A cura di ENRICO CAMPANA

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