Oklahoma mostra il pugno di ferro

Dopo aver perso con Detroit il titanico scontro al quarto overtime per 147-114, con poche energie e senza Pau Gasol lasciato a casa per recuperare fisicamente, atterrati a New York solo alle 4 di pomeriggio, i Bulls hanno  provato con Joaquin Noah e Bobby Portis a resistere uscendo dal Madison con 16 punti di scarto e i Knicks, alimentati da un Anthony molto giudizioso e Aaron Affalo come seconda punta hanno vinto la quarta gara consecutiva dopo averne perse 4 di seguito e sono tornate al 50 per cento (14/14) che però non basta per entrare fra le prime 8 dei playoff all’Est.  Al di sotto del loro standard Rose e Butler, disastroso Mirotic (2 punti, 1/8 con 5 triple a vuoto), la prima stagione di Fred Hoiberg prosegue fra alti e bassi ma l’entusiasmo sugli spalti non scema con il soldout fisso.
 
All’Ovest vittorie utili per tenersi a galla per Houston (14/14) grazie al risveglio di Dwight Howard al centro di voci di mercato volatili (Miami esclude lo scambio col rampante Hassan Whiteside, inoltre chi può penare di gettare un pacco di milioni su un giocatore che ha deluso coi Lakers?) e Memphis (15/14)  grazie all’innesto nel quintetto di Matt Barnes  (doppia-doppia importante, 15 punti e 10 rimbazi) al posto di Zach Randolph  (solo 16 minuti e 6 punti) per velocizzare il gioco.
 
Cinque vittorie casalinghe su cinque gare nel turno di sabato notte, di cui quattro di squadre di minor classifica: New York coi Bulls (15/10), Memphis con Indiana (16/10) a 2° posto all’Est, Washington (12/14) con la trasformata Charlotte (15/11) e Houston coi Clippers (16/12) col suo trio Griffin-Paul-Jordan che però non basta per puntare a titolo.
 
Ci ha dato dentro Oklahoma di Billy Donovan, il nuovo allenatore (in ballo per questa panchina ambita c’era anche Messina), contro i Lakers privi di Kobe Bryant per un dolore alla spalla. Byron Scott ha visto una squadra impaurita e intimida, 20 punti di scarto nel primo quarto e 40 alla fine, con pessime percentuali di tiro di D’Angelo Russell  e 2 soli punti di Julius Randle. Micidiale la difesa dei Thunder con una serata da protagonista per il 23enne turco Ene Kanter, Oklahoma (19/14) è la quarta squadra (18/9, 66,6 %) nel ranking NBA alla boa delle quasi 30 gare dietro i Warriors (26/1, 96,3%), San Antonio (27/5, 82,1%) e Cleveland (17/7, 70,8%).
 
Turno senza italiani, dopo un venerdì non molto esaltante con Bargnani (12 punti) per la prima volta più incisivo di Gallinari (11 punti) e Belinelli (6 punti). Tornano in campo stanotte con Brooklyn-Minnesota, Toronto-Sacramento e Denver-New Orleans. Il Mago sta facendo il suo nella piccola rassicurante nicchia che si è scavato nei Nets dove è il migliire di una scars panchina, il Gallo è molto stanco e si porta dietro le fatiche di Eurobasket e deve rispondere alle aspettative di un coach molto esigente (Malone), Belinelli non può forzare la concorrenza nel suo ruolo di gicatori più attrezzati (McElmore, Casspi, Collison), chiamato in campo quando c’è bisogno di colpire da 3.
 
RISULTATI sabato 19 dic:  OKLAHOMA-LA Lakers 118-78 (22 K.Durant 7/13 8r, 19 E.Kanter +14r, 13  R.Westbrook + 10a 1r; 20 L.Williams 4/6 da 3, 15 J.Clarkson); WASHINGTON-Charlotte 109-101 (27 J.Wall + 12a, 21 G.Temple, 19 J.Dudley; 18 K.Walker 1/7 da 3, 14 N.Batum 5/12 1/7 da 3); NEW YORK-Chicago 107-91 (22 C.Anthony 6r 7a, 18 A.Afflalo, 10 K.Porzingis 7r; 21 J.Noah +10r 20 B.Portis 8/18 + 11r); HOUSTON-LA Clippers 107-97 (22 D.Howard +14r, 18 J.Harden + 11a, 4/13 0/4 da 3 tl10/10 5a; 22 B.Griffin 9/13 8r 6a, 16 D.Jordan + 11r tl 4/12, 12 CPaul +10a 3/13 2/7 da3); MEMPHIS-Indiana 96-84 (20 M.Conley, 19 M.Gasol +12r, 15 M.Barnes +10r; 29 P.George tl 9/10 4712 da3).
 
A cura di Enrico Campana

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