NBA, settimana-verità per Bargnani

Anche se su sul web circola un’intervista di Andrea Bargnani stranamente molto ciarliero che inneggia in modo ripetuto (ottimismo forse stereotipato?) su tutta la linea  il suo primo impatto con i Nets (“tutto bene benissimo, i compagni, l’allenatore, traquilli si tratta solamente di un leggero affaticamento, non c’è il minimo problema”) senza tuttavia chiarire la natura del guaio fisico. Probabilmente si tratta del cronico stiramento al bicipite della gamba sinistra  riemerso anche nella parte finale dell’Europeo. L’ex n.1  alla sua decima stagione NBA  che cambia maglia per la terza volta e dopo il 77 dei Knicks giocherà col 9 (la prova del 9?) ha saltato anche la terza preseason ad Albany dove la sua squadra ha perso per 97-95 per un canestro alla fine della matricola dei 76ers Tj McConnell.
 
Per i Nets con Jarrett Jack, una delle migliori 25 guardie della NBA, già in ottima condizione, è però difficile dimenticare la figuraccia  al debutto al Barclay Center  contro il Fenerbahce. Perdere dai turchi (che non hanno nemmeno utilizzato Bobby Dixon, Pero Antic ex Hawks e Hickman) che da parte loro hanno vinto  grazie alla doppia doppia del play Sloukas (11 punti e 11 assist), che esce per la prima volta dalla Grecia, e all’esperienza degli ex NBA  Jan Veselj (18 punti) e Gigi Datome (16 punti, 5/12, 4/6 da 3, 30 minuti partendo alla panchina).
 
La squadra di Obradovic che Datome ha definito il Mourinho del basket è stata comunque subito ridimensionata  (111-81, 30 punti) da Oklahoma che ha rimesso in campo un Kevin Durant sulla via del pieno recupero dopo l’operazione alla caviglia  costatagli l’ultima stagione. Il migliore è stato Dion Waiters  (19 punti), per Kevin 13 punti , 5 assist e 4 rimbalzi in 22 minuti. Bene anche il turco Eneas Kanter   (11 punti e 9 rimbalzi) costato un grande sacrificio economico (quasi 80 milioni di dollari) per alzare la competitività della squadra affidata al nuovo coach Billy Donovan.
 
L’appuntamento più atteso  del fine settimana era la prima delle due preseason cinesi di Charlotte e Clippers  a Shenzen dove oltre 17 mila spettatori hanno tifato per la nuova squadra di Jeremy Lin che in realtà è figlio di emigranti della Cina Nazionalista. Ma lo sport aggiusta tutto. Senza bisogno del nuovo centro Tyler Hansbrugh la squadra di Michael Jordan fino ad oggi l’anti-Re Mida e di se stesso come giocatore,  ha ottenuto la terza vittoria consecutiva – che preannuncia sorprese – battendo i Clippers orfani di Chris Paul per una leggere frattura  al dito indice della mano sinistra con 16 punti di Cody Zeller e  dell’ex Knicks scoperto da Mike D’Antoni e ceduto perchè faceva ombra a Melo Anthony e snobbato dai Rockets. La quasi tripla di Blake Griffin (13 punti, 10 assist e 9 rimbalzi e i 23 punti di JJ Redick non ha salvato i Clippers che mancavano anche di Austin Rivers, anche lui infortunatosi in allenamento, e  con DeAndre Jordan (4 punti) e Paul Pierce (3 punti) irriconscibili. In regia il quasi 40enne Pablo Prigioni ha fatto la sua bella figura con 5 punti e 7 assist, ma siamo alle solite: tutto gira attorno alla presenza o meno di Paul.
 
I quotati Pelicans battuti 103-93  a Jacksonville (Florida) dagli Hawks di Dennis Scroeder, il top-scorer tedesco della fase eliminatoria dell’Eurobasket,  sono andati sul mercato per gli infortuni dei lunghi, il turco Omer Asik e il francese Alexis Ajinca e firmato Jerome Jordan dei Nets (44 gare con 3,1 punt e 2,4 rimbalzi la scorsa stagione).
 
Per le Canadian Series che si giocano in quattro città canadesi con 5 formazioni NBA, a Winnipeg  i Bulls senza Rose, Dunleavy e Noah hanno vinto 114-105 con Minnesota senza Pekovic, Rubio e Miller. La sorpresa è stato E’Twaun Moore (18 punt); sta rispondendo alla fiducia Doug  McDermott, uno dei gioielli delle scelte dello scorso anno, un cecchino puro che ha regalato 4 triple, per un totale di 16 punti.  Per Pau Gasol e Mirotic dopo l’oro europeo 8 punti (e 8 rimbalzi, il migliore,per  il montenegrino). E’ piaciuto nei Wolves il debuttante Nemanja Bjelica: pur in una frazione di soli 17 minuti  con 11 punti, 3/4 al tiro, 4/4 dalla lunetta e 9 rimbalzi il gioiello serbo ha presentato le sue credenziali di Mister Europa dell’ultima stagione. Bene anche Karl-Anthony Towns, il n.1 del draft, con 13 punti, 5 liberi su 5 e 10 rimbalzi.
 
La nuova  settimana  che moltiplica gli impegni (mercoledì a Shangai la rivincita fra Hornets e Clippers)  in attesa del via della stagione mercoledì 28 ottobre comincia con un lunedì di cartello che offre ben 6 gare. Per gli italiani Belinelli  volto nuovo e incisivo dei King (18,5 punti a partita, sempe in doppia cifra 32, 12, 19, 11 punti) che vantano i miglir record della Pacific Division (3/1). Martedì 12  a Las Vegas la sfida  coi Lakers partiti con 3 sconfitte, mercoledì 13 con  Gallinari  visto in ripresa coi Bulls (112-94 con 12 punti dell’azzzuro rientrato in quintetto dopo aver riposato coi Clippers  Denver gioca in trasferta coi  Warriors che mancano sempre in panchina del coach  del loro bellissimo titolo (Steve Kerr) per un’operazione alla schiena. I Nets che hanno battuto a Detroit i Pistons e sono 1-2 ospitano giovedì Boston e poi quattro giorni dopo i 76ers. Finalmente si capirà se l’ottimismo di Bargnani è solo di facciata, anche se Lionel Hollis ha affermato  che lo intriga far giocare assieme due tiratori come Brook Lopez e il Mago.
 
Intanto piacciono i giovani francesi, Evan Fournier novità di Orlando con Mario Hezonja lanciato in quintetto, si è subito inserito e portato i Magic alla vittoria coi Rockets che hanno usato poco i bigs. Anche Joffrey Lauvergne (Denver) si batte come un leone, è la copia bianca di Faried. Non parlate però dei giovani con Metta… Al suo rientro con la maglia dei Lakers  dopo la parentesi cinese e canturina,  World Peace ha fatto pollice verso nei confronti della nuova leva dela NBA:  “Non èpiù un gioco da uomini, è un gioco da bambini. C’è leggerezza in ogni cosa che fanno, per loro non esiste più il concetto di difficoltà”. Ha trovato il mondo, insomma, di farsi nuovi nemici.
 
RISULTATI
SHENZEN (Cina), Global Games:  CHARLOTTE-LA Clippers 106-94 (16 C.Zeller, 16 J.Lin 10 S.Hawes + 13r;23 JJ Redick, 14 J.Smith, 13 B.Griffin + 9r, 10 a, 5 P.Prigioni 7a, 4 D.Jordan, 3 P.Pierce; 17.376 spettatori)
ORLANDO – MAGIC-Rockets 123-119 (21 D.Marble, 19 E.Fournier + 5r 4a, 13 M.Hezonja 3/10; 20 C.Brewer, 12 J.Harden)
WASHINGTON – WIZARDS-Bauru (Bras) 134-103 (19 M.Gortat, 17 B.Beal; 17 R.Day, 17 L.Meindly)
ALBANY – 76ERS-Nets 97-95 (23 R.Covington, 17 H.Thompson; 23 J.Jack, assenti Andrea Bargnani e Bog.Bogdanovic)
MILWAUKEE – Bucks-PISTONS 88-117 (18 G.Monroe; 21 M.Morris, 17 A.Drummond, 5 Ilyasova 2/7)
WINNIPEG (Can), Canadian Series: BULLS-Timberwolves 114-105 (21 Etw.Moore; 18 T.Jones, 13 K.A Towns + 10r, 9 A.Wiggins)
BROOKLYN – Nets-FENERBAHCE 96-101 (18 J.Vesely, 17 Boj.Bogdanovic, 16 G.Datome 5/12, 4/6 da 3 in 30′)
OKLAHOMA CITY – THUNDERCITY-Fenerbahce 111-81 (19 D.Waiters, 16 R.Westbrook, 13 K.Durant, 11 E.Kanter)
JACKSONVILLE – HAWKS-Pelicans 103-93 (11 D.Scroeder, 10 A.Horford; 23 A.Davis)
WASHINGTON – KNICKS-Wizards  115-104 (15 M.Gortat + 5r, 0 p 0/7 Kelly Oubre jr al debutto; 23 Der.Williams, 21 C.Anthony, 9 K.Porzingis + 10r)
PHOENIX – SUNS-Jazz 101-85 (21 A.Len, 18 Mark.Morris, ne E.Bledsoe; 24 G.Hayward)
 
A cura di Enrico Campana
 

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