NBA, la Cina è sempre più vicina

La prudenza non è mai troppa,specie se ti puoi permettere un budget di oltre 90 milioni,  la stima dei ricavi della  prossima stagione  NBA è di 8 miliardi di dollari per i 30 club che potrebbero diventare 31 nel giro di due anni con Las Vegas.  Per i Global Games i Rockets di Mike D’Antoni giocano  il 2 ottobre contro Shangai al Toyota Center e o poi si spostano in Cina per il doppio match con  i Pelicans (9 e 12 ottobre), mentre  Oklahoma gioca due partite in  Spagna (il 3 a Madrid e il 5 a Barcellona), niente Italia quest’anno ma essendo James Pallotta il padrone della Roma  anche azionista di peso nei Boston Celtics non è detto che l’AC Roma non riesca a far aprire il Palazzo dello Sport all’Eur, la butto là, contro la nazionale azzurra nel settembre 2017  per suggellare il rilancio della capitale. Questo potrebbe essere stato uno dei punti interessanti  dell’incontro romano avvenuto nelle ultime ore fra Pallotta e il manager  Cino Marchese.

La quinta colonna in Asia dei Rockets è l’ex star Yao Ming e oggi potente manager dello sport consulente governativo, da pochi giorni primo cinese a entrare nella Hall of Fame, per questo i Rockets hanno un canale diplomatico e d’affari privilegiato  con la grande Repubblica comunista (o…consumista?), anche se ormai grazie alla tecnologia e internet la NBA è lo sport più amato dai giovani, entrato di prepotenza nei  nuovi stili di vita del popolo giallo, come dimostra il bagno di folla senza precedenti, che ricorda quelli di Mao, per i tours di Stephen Curry e LeBron James organizzate dai rispettivi colossi della calzatura sportiva, cinese quella del MVP della stagione e americana dell’Oregon quella del vincitore dell’anello.

Per non essere da meno, per tornare alla prudenza, e capire e ingraziarsi la Cina  e avere i tifosi della loro parte, cosa si sono inventati invece i Pelicans? La squadra di Anthony Davis ha chiamato, con tanto di contratto per il Training Camp (23 settembre),  il cinese He Tanju dei Liaonig Flying Leopards, anche se per i suoi fans è molto più importante  l’ingaggio di “Born Ready”, al secolo Lance Stephenson Jr. scaricato via via dai suoi estimatori, Indiana, Clippers e  Memphis,  con la sua storia di eroe di strada (Rucker Camp di Brooklyn) e bullismo estremo, con varie condanne fra le quali quella per aver buttato giù dalle scale la fidanzatina. Memphis gli ha chiuso la porta in faccia dopo lo scambio con i Clippers per Jeff Green costato anche  il sacrificio di una futura prima scelta.

I Pelicans che in questo momento  mancano di Jrue Holiday, spettacolare guardia,  vicino alla giovane moglie per un’operazione al seno, dopo 7 giorni di allenamento aprono il calendario delle preseason l’1 ottobre nel derby texano con Dallas e  prima di mettersi in viaggio per la Cina ospitano i Knicks il 4 ottobre al Toyota Center. Prima di campionato il 26 ottobre con Denver.  Per i Rockets invece apertura il 26 con i Lakers in trasferta (Media Day il 27 settembre e training camp fino al 2 ottobre per la squadra di coach Luke Walton).

All’atteso raduno degli Spurs il 26 settembre parteciperà anche Claudio Crippa, ex idolo di Pistoia e poi vice di Messina al Cska e in seguito responsabile dello scouting in Europa cui si deve, fra gli altri, per la nuova stagione, l’arrivo dell’interessante francese Livio Jean-Charles (small forward, 22 anni, campione francese col Villeurbanne, prima scelta 2013 col n.28). I ritiro di Tim Duncan è stato compensato con due veterani vincitori dell’anello, il 36enne Pau Gasol (15 anni di carriera, ingaggio 15,5 milioni, 1055 gare, 19209 punti) alla quarta maglia dopo Memphis, Lakers e Bulls, e il 33enne David Lee (11 stagioni, 10,658 punti e 6,879 rimbalzi) che lanciato dai Knicks è stato un protagonista del titolo dei Warriors e cambiato tre volte maglia nell’ultima stagione, Boston, a febbraio Dallas e adesso San Antonio. Per quanto riguarda il gruppo dei giovani, la lista  dei 20 giocatori di Gregg Popovich comprende (fra parentesi anche l’ingaggio in dollari) il già noto Kyle Anderson (22 anni, sf, Ucla, n.30 2014, 1,192,080), Ryan Arcidiacono (22 ani, pg, Villanova, campione NCAA e Most Outstand Player ignorato dal draft, 543,471), David Bertans (23, sf, Lettonia, n.42 Indiana, ex Baskonia, 543,471), Bryn Forbes (23, sg, Michigan, anche lui undrafted, 543,471), Patricio Garino (23, sf, Argentina,George Washington, senza contratto), Livio Jean-Charles (sf, 22, n.28 2013, 1,188,840) e la grande speranza per il dopo-Parker chiamato in este nel draft,  Dejounte Murray (19 anni, pg. Washington, n.29, 1,180,080). Per la squadra di LaMarcus Aldridge e Kawhi Leonard, le star,  prima uscita il 3 ottobre a Phoenix, poi l’8 debutto casalingo con Atlanta, il 10 a Detroit, il 12 a Orlando e poi in casa il 14 e il 21 con Miami e Rockets. Gli Spurs sono ancora in attesa di conoscere se Monty Williams siederà nel Front Office o i panchina fra gli assistenti, per Crippa questo arriva non cambia minimamente la posizione di Messina anche per il futuro.

La protesta per presunte violazioni dei diritti civili  e l’uccisione di gente di colore da parte della Polizia ispirata da Melo Anthony con l’adesione di LeBron, Chris Paul e Stephen Curry in maniera soft, si sta allargando. Il primo atto è stato il rifiuto di  Colin Kaepernick quarterback dei San Francisco 49ers di allinearsi coi compagni all’inno nazionale, Victor Oladipo (Oklahoma) prevede che durante la stagione inevitabilmente succederà anche nel basket. Da parte sua, il commissioner della NBA Adam Silver, ha detto di essere favorevole agli interventi degli atleti sui temi sociali come ha fatto Carmelo Anthony, ma ricorda la necessità del rispetto dei protocolli  per la NBA e WBNA considerando  un “terreno scivoloso” questo campo di confronto.  Le giocatrici dei Minnesota Lynx hanno indossato delle magliette a sostegno della protesta dei diritti del movimento nero dopo i fatti di Dallas, a quel punto diversi agenti della polizia in servizio alla gara delle Lynx per protesta hanno lasciato l’impianto.

A cura di ENRICO CAMPANA

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