LeBron tuona: “Il titolo mi appartiene”

Nelle sue sette finali NBA in 13 stagioni LeBron James è passato dai 13,4 punti della prima stagione a Cleveland ai 35 di questa che si conclude domenica notte (ore 20 di Oakland, le due di mattina di lunedì diretta Sky Sport su due canali) alla Oracle Arena. Nelle ultime due gare ha segnato 41 punti, il suo impatto è devastante, specie nelle due vittorie di  questa serie dove le sfidanti sono arrivate a segnare 610 punti entrambe anche se per vie traverse e colpi di scena, tanto che lo scarto minimo di ben 11 punti e significa che non c’è remissione per lo sconfitto.
 
Cleveland è stata sotto 1-3 dopo aver perso in casa, poi le cose sono cambiate, Draymond Green sospeso un turno, Bogut infortunato al ginocchio (perdita sottovalutata, vedere lo scout di Tristan Thompson), LeBron e Irving hanno segnato 82 punti in gara5 a Oakland, lo scenario è totalmente cambiato e anche se le agenzie di scommesse continuano a dare favoriti i campioni in carica e i Cavs a 4,5. La finale sarà un kolossal unico, anche dal punto di vista economico, tanto da battere il record degli incassi e dell’interesse di Celtics-Lakers del 2008 al punto che due poltroncine a bordo campo sono state pagate 49.500 dollari l’uno. Che è lo stipendio annuale  di un americano del secondo livello sociale.
 
Alla vigilia altre contrarietà per i Warriors: la  NBA ha multato di 25.000 dollari Steve Kerr per le sue dichiarazioni (“almeno tre fischi degli arbitri sui falli sono stati ridicoli”) e Steph Curry per il lancio del paradenti arrivato sul viso di Nate Forbes, il figlio del famoso miliardario e azionista di minoranza del club, il quale ha però riconosciuto che il giocatore “E’ una persona educata anche quando va sopra le righe”.
 
La scena è totalmente occupata da LeBron James che si trova nel punto più vicino della sua missione, quella di portare dopo 52 anni Cleveland a vincere il titolo della Lega professionistica, dopo 2 vittorie con Miami su 4 finali. Giocata la prima finale nel 2007 con Cleveland ha scelto la Florida per un violento strappo con la tifoseria e il presidente  dei Cavs Brad Gilbert, lo stesso che un anno fa l’ha riportato nell’Ohio. LeBron o meglio “The Chosen”, il Prescelto, come venne definito fin dai tempi del college, l’anno scorso è stato avanti 2-1 nella finale, poi i Warriors vinsero tre partite di seguito con una squadra a pezzi. In caso di vittoria  “King James” tornerà ad essere il n.1 dopo aver perso quote di popolarità per l’ascesa prepotente di Stehpen Curry culminata nella votazione di MVP dell’anno per la seconda volta e consenso unanime, mentre si è già garantito il rinnovo di contratto da 30,1 milioni all’anno che è un record (precedente Kobe Bryant 25 milioni). Tengono banco le sue dichiarazioni che a volte hanno il sapore dell’aforismo, per l’occasione vuole demolire le ragioni della cabala (“Records are meant to beat”, i record son fatti per essere battuti) che vuole la sconfitta  alla squadra sotto di 1-3 e cancellare il cosiddetto fattore-campo. “2 The Greatest Words in The World: Game7. I’ll take it anywhere”: “Queste impresa mi spetta, dovunque sia”, ha tuonato.
 
Intanto per il mercato, New York costretta a cedere la sua “prima scelta” a Toronto per saldare il debito contratto due anni da per prendere Bagnani ha deciso di puntare su Derrick Rose, l’ex MVP dei Bulls he dopo l’operazione al ginocchio non è stato più lo stesso: ma è compatibile, il giocatore, con la personalità di Melo Anthony che potrebbe andare a Cleveland in cambio di Kevin Love? I 24 miliardi di dollari per il contratto TV cominciano a far sentire il loro effetto: il tetto salariale è salito a 94 milioni, tutti i club hanno enorme cifre di spesa, un anno fa Anthony Davis firmò un’estensione di contratto  quinquennale da 127 milioni, il record per il rinnovo di un rookie verrà battuto con i 139 milioni di Damian Lillard, la pulce atomica dei Blazers.
 
La NBA vive un  grande momento di euforia, lo share per gara6 è stato del 6,5, e cioè di 20,7 milioni di telespettatori anche se Espn ha dato conto anche dei 40 milioni di Tweet che sostengono che sia truccata prendendo spunto dall’accusa che Aysha Curry  cha lanciato sul suo account, uno dei più seguiti dai fans della NBA. La NBA non ha rilasciato commenti, mentre Espn ha definito la moglie di Curry  “incredibilmente immatura”. 
 
PLAYOFF FINALE:
G6 – CLEVELAND-Golden State 115-101 (3/3; 31-11, 28-32; 21-28, 35-30;  41 L.James 16/27 3/6 da3 tl6/8 8r 11a 4re 3st, 23 K.Irving 7/18 (2/5 da3 tl7/7 4r 3a, 15 T.Thompson 6/6 tl3/4 16r 3a, 14 JR Smith 4/10 da3 4r 3, 7 K.Love 1/3 tl4/6; 30 S.Curry 8/20 6/13 da3, 1/13 1t, tl8/9 2r 1a 4pe 6f espulso, 25 K.Thompson 9/21 3/10 da3 tl4/7 3r, 8 D.Green 3/7 0/2 da3 tl2/2 10r 6a, 0 H.Barnes 0/8, 0/5 da3, 5 A.Iguodala 2/5 1/3 da3 tl0/2 4r 3a, 14 L.Barbosa 4/6 2/3 da3 tl4/5) 
CALENDARIO – G7 domenica 19 giugno (OAK, ore 20).
 
LA SITUAZIONE –  Semifinali.Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 4/3 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91; 91-103; 116-89) . Ovest- Semifinali: WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).Finali: Est: CAVALIERS-Raptors 4/2 (115-84, 108-89; 84-99, 99-105; 116-78; 113-87). Ovest: WARRIORS- Thunder 4/3 (102-108; 118-91; 105-133, 94-118; 120-111,108-101; 96-88).Finale: WARRIORS-Cavaliers 3-3(104-89, 110-77, 90-120, 108-97, 97-112; 101-115);
 
SKY SPORT TV – G7 lunedì 20 giugno ore 2 diretta Sky Sport 1 HD e Sky Sport 3 HD,  differita  ore 14 1HD e SS Mix HD, ore 18.15 e ore 23 SS 2 HD. Commenti dagli Stati Uniti di Flavio Tranquillo e Davide Pessina, studi pre e post partita di Alessandro Mamoli con servizi giornalieri  su Sky Sport24 HD. Visione anche in mobilità su smartphone, tablet e pc grazie a Sky Go.News e aggiornamenti sul sito skysporthd.it, e la community social Sky, Facebook, Twitter  e Instagram.
 
A cura di ENRICO CAMPANA.

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