Kyrie Irving dice sì alla squadra USA

Fatta la squadra statunitense per i Giochi di Rio,  da ultimi hanno dato la loro disponibilità due protagonisti della finale NBA, Kyrie Irving  (Cleveland) e Harrison Barnes (Warriors). Irving è stato il match winner segnando il canestro del +3 a 52″ dalla fine di gara 7 e sarà il play titolare, non poteva dire di no al suo ex allenatore di Duke, Mike Krzyzeswki grazie al quale fu scelto n.1 del draft. Avendo anche passaporto australiano essendo nato a Melbourne ai tempi in cui il padre giocava nei Victoria Boomers divenendo in seguito allenatore, i dirigenti della Federazione oceanica gli offrirono il posto di titolare per le Olimpiadi di Londra. La risposta di “KI” fu: no, grazie, giocherò le Olimpiadi con la maglia del mio paese.

Irving è rientrato negli Stati Uniti assieme alla famiglia quando aveva due anni. Per quanto riguarda Barnes, è stato uno dei giocatori meno brillanti dei Warriors nei playoff scendendo da una media di 12,3 punti a 8,6 con le peggiori percentuali di tiro, ma svolge un ruolo tecnico: può giocare guardia e difendere anche su un lungo e con lui i Warriors saranno la squadra più rappresentata a Rio con tre giocatori.

Dalla terna degli allenatori, rispetto Londra esce Mike D’Antoni che ha firmato con i Rockets, ed entra Monty Williams, ex head coach dei Pelicans  prima dell’arrivo di Alvin Gentry e assistente di Oklahoma, a metà stagione ha lasciato i Thunder per la scomparsa della moglie in un incidente automobilistico. Coach K avrà ancora come collaboratori Tom Thibodeau che torna nella NBA sulla panchina di Minnesota e Jim Boeheim di Syracuse il college di Melo Anthony, una delle ragioni per cui la star ha accettato di giocare la sua terza olimpiade.

Dalla lista dei 31 giocatori annunciata da Jerry Colangelo presidente di US Basketball hanno rinunciato questi 19 giocatori: Aldridge, Beal, Conley, Curry, Davis, Drummond, Faried, Gay, Griffin, Harden, Hayward, Howard, Iguodala, LeBron James, Leonard, Lillard, Love, Paul, Wall e Westbrook. I 12 per Rio sono: Carmelo Anthony (Knicks), Harrison Barnes (Warrios), Jimmy Butler (Bulls), DeMarcus Cousins (Kings), DeMar DeRozan (Raptors), Kevin Durant (Thunder), Paul George (Pacers), Draymond Green (Warrios), Kyrie Irving (Cavaliers), DeAndre Jordan (Clippers), Kyle Lowry (Raptors), Klay Thompson (Warriors). I superstiti del Dream Team di Londra sono Anthony e Durant il quale ha già vinto anche due mondiali, nel 2010 in Turchia e nel 2014 in Spagna sempre con Krzyzewski il quale dopo Rio lascia la squadra a Gregg Popovich per il prossimo ciclo comprendente i mondiali 2019 di Pechino e l’Olimpiade 2020 di Tokio.

Per il mercato, è una sfida a tre per Kevin Durant, fra Warriors, Spurs e i Thunder che hanno ceduto Ibaka a Orlando per alleggerire il salary cap e poter pareggiare l’offerta delle due concorrenti. Durant avrà una serie di colloqui con i tre club, Oklahoma gli ha assicurato anche un posto nel direttivo del club. Tempo fa Isaiah Thomas aveva fatto sapere via Twitter che Boston era interessata a Durant, dopo il draft ha espresso qualche riserva sulle scelte di Danny Ainge . La sua delusione riflette quella dei tifosi, un paio di giocatori non sono male, soprattutto  l’ala piccola Jaylen Brown. I tifosi presenti a Brooklyn hanno contestato  la scelta del 19enne gigante croato Ante Zizic. Boston ha scelto al primo giro Brown (n.3, California),  Guershon Yabusele (n.16, Francia), e Ante Zizic (n.23, Croazia) e al secondo giro Dejonta Davis (n.31 Michigan State), Rade Zagorac (n.35, Serbia), Demetrius Jackson (n.45, Notre Dame), Ben Bentil (n.51, Providence) e Abdel Nader (n.58, Egitto, Iowa State). Davis e Zagrac sono stati poi ceduti a Memphis in cambio della prima scelta 2019.

I Suns che hanno scelto il top list europeo (Dragan Bender) hanno optato per Tyler Ulis, guardia-play di Kentucky, in seguito al no di Bogdan Bogdanovic a un garantito da 1,9 milioni di dollari: l serbo rimane al Fenerbahce dove evidentemente guadagna di più. Uno dei giocatori più interessanti del mercato dei free-agent Hassan Whiteside, che potrebbe lasciare Miami per i Lakers che con coach Luke Walton giocano dopo il ritiro di Kobe Bryant la carta del rinnovamento. Jeff Hornacek, il nuovo coach dei Knicks, ha chiesto a Melo Anthony di correre di più per sfruttare il contropiede, conoscendo i limiti di speed della star newyorkese Hoenacek ha già cominciato a scavarsi la fossa, nonostante l’arrivo di un giocatore come Derrick Rose.

A cura di ENRICO CAMPANA.

Articoli correlati