Kanter fa meglio di Durant, Oklahoma va

Stanotte San Antonio e Cleveland si giocano in trasferta il primo match ball per andare in semifinale imbattuti. Ancora lontana – imprevedibilmente – la semifinale invece per i Warriors del record storico di 73 vittorie per non aver annullato gli arbitri la tripla del successo di Harden, viziata dal fallo in attacco su Iguodala, riconosciuto dalla NBA, e l’assenza dell’extraterrestre Curry nelle ultime due gare per la storta alla caviglia nella partita iniziale della serie e che lo costringe a rientrare stanotte a Houston in una gara 4 delicata.
 
Col match ball da spendere in casa sua, Oklahoma lascia Dallas che  s’arrende onorevolmente con 28 punti Nowitkzi, confermato per la prossima stagione, e paga lo stiramento agli addominali di Deron Williams, decisivo per il successo esterno di gara 2, e lo 0/7 al tiro del velenoso portoricano Josè Barea il quale sa accendere come nessun altro con i suoi canestri i cuori dei compagni e del pubblico.
 
Per la squadra di Billy Donovan passato dal college (Florida) alla NBA vincendo la concorrenza di Ettore Messina per questa panchina ambita nel dopo Brooks (che ha firmato con Washington per 35 milioni), l’ennesima semifinale è in cassaforte. Era scontata, significa molto di più lo scontro con gli Spurs che potrà decidere anche la futura permanenza a Oklahoma City di Kevin Durant per il quale si racconta di un’offerta-record dei Wizard.
Riscattato comunque ampiamente il ko casalingo di gara2 e con la duplice vittoria in Texas nel giro di 48 ore. Grazie a 28 punti del suo giovane gigante turco Enes Kanter, che corre per il titolo di Sesto Uomo della stagione, oltre 15 assist e 25 punti di Westbrook  ma un Durant insolitamente così così: 19 punti e fallaccio da espulsione su Justin Anderson per il quale si è giustificato spiegando che era in ritardo e certo non gli voleva far male.
 
Niente match ball per Miami e Clippers che sul 2/0 hanno perso la prima gara del playoff a Charlotte e Portland, mentre Indiana ha portato i Raptors sul 2 pari battendo i canadesi, seconda squadra all’Est (e quarta – davanti ai Thunder – nel ranking stagionale, la maggior sorpresa della stagione), con i due neo-All Stars Lowry (4/12, 0/5 da3 6 falli) e DeRozan 4/15 0/2 e 6 perse) completamente sfasati. E vogliamo poi parlare del roccioso argentino Scola, una delle leggende del basket mondiale e campione olimpico, con 1 punticino su tiro libero, 0/4 nelle triple, 0/5 totale, 2 punti e 3 rimbalzi di media nelle 4 gare della sua prima stagione a Toronto? L’unico a segnare da 3 in questo naufragio (7/29 , 24%) è stato DeMarre Carroll rientrato in squadra dopo mesi d’assenza e pronto, con la sua fama da fighter a intervenire nella collisione fra Valanciunas e Paul George preso per il collo in un rimbalzo su tiro libero. Squalifica in vista?
 
Prima vittoria storica, dopo 14 anni e 0/12 nei playoff, dell’ex Cinderella Charlotte che ha fermato la corsa di Miami  grazie al prezioso suggerimento di Michael Jordan al suo allenatore Steve Clifford: l’idea del quintetto con due centri e l’innesto della matricola Frank Kaminsky, supportata anche dal vice-allenatore Pat Ewing –  fra i candidati minori per la panchina dei Knicks, il club del quale è stato un Hall of Famer –  è stato il fattore chiave del sospirato successo di questa bella stagione che ha visto gli Hornets finire con lo stesso-record di Miami, Atlanta e Boston. Il centro prima scelta, ex Wisconsin, con 9 punti sui 15 totali e 6 rimbalzi nel 18-0 del terzo quarto ha contribuito a scavare il fosso decisivo, costrigendo Wade a un miss-match difensivo penalizzante per la differenza di statura. La svolta porta però anche la firma di Jeremy Lin (18 punti), altro Sesto Uomo degno di  concorrere al prestigioso concorso anuale, ma il migliore nella valutazione (+18) è stato il terzo centro Cody Zeller (12 punti, 8 rimbalzi) e senza i 14 rimbalzi di Marvin Williams, il genius loci, sarebbe stato imposibile impedire il 3/0 degli Heat che hanno dominato i tabelloni (53 rimbalzi) con Whiteside e potrebbero rimandare in campo per gara 4 Chris Bosh fuori da due mesi per un complicazione polmonare.
 
La NBA ha perdonato Isiah Thomas per il colpo in faccia al tedeschino Schroder in uno scontro di mini-mosca, ma non Marcus Smart, vedi i 5.000 dollari per il teatrale tuffo della guardia di Boston che sfiorato da Korver in un due a rimbalzo si è gettato in aria ed è rimasto a terra come morto. “Farei di tutto per far vincere la mia squadra”, si è giustificato Marcus. Per Boston il vero problema, in queste prime 3 gare, più che i rimbalzi, spazio dominato da Horford e Millsap, è il 19,4 per cento nel tiro di Joe Crowder, il suo giocatore più continuo con Thomas.
 
Intanto si sono dichiarati per il draft (appuntamento il 23 al Barclays Center di Brooklyn) Diop, 21enne senegalese del Laboral naturalizzato spagnolo, 2,40 di apertura alare, e il cinese Zhou Qi, 2,18 per appena 95 chili, ammirato nel trionfo della Cina ai Campionati Asiatici. A parte Lin, cinese di Taiwan, dai tempi di Yao Ming (Rockets) e Yi Jianlian (Mavericks) la Grande Repubbica Asiatica mancava di un ambasciatore importante, ho visto Qi correre in contropiede come Bolt, se trova la squadra giusta fra due anni sarà una star. E gli italiani? Dopo la chiamata di Gentile, per ora c’è  il vuoto, aspettando la crescita di Mussini e Oliva.
 
PLAYOFF 23 aprile. Est: INDIANA-Toronto 100-83 (2-2; 28-15 29-26; 16-16 27-25; 22 G.Hill 9/11, 22 I,Mahinmi 9/14 10r, 19 P.George 6/16 1/4 a3 tl6/7; 16 J.Valanciunas 6/7 6r, 12 L.Lowry 4/12 0/5 da3, 8 D.DeRozan 4/15 0/2 da3 6pe, 5 B.Biyombo 9r); CHARLOTTE-Miami 96-80 (18 J.Lin 7/16 2/3 a3 tl2/3 4r4a, 17 K.Walker 4/19 1/6 da3 tl8/8 7a, 12 M.Williams 2/3 da3 14r; 19 L.Deng 5/6 da3 8r, 18 H.Whireside 18r tl7/11 4st). Ovest: Dallas-OKLAHOMA 108-119 (1-3; 27 D.Nowitzki 8r, 19 R.Felton 11a, 19 W.Matthews 5/13 3/8 da3, 0 J.Barea 0/7 0/1 da3; 28 E.Kanter 12/13 tl4/4 6r, 25 R.Westbrook 7/19 3/5 da3 tl8/12, 19 K.Durant 7/20 1/4 da3 tl4/5 4r 4a); PORTLAND-LA Clippers 96-88 (32 D.Lillard 10/20 3/8 da3 tl9/9, 27 CJ McCollum 11/22 2/5 da3tl3/4 5r, 6 Mas.Plumlee 21r; 26 C.Pau 10/21 2/7 da3 9a, 19 J.Crawfod 0/3 da3, 11 D.Jordan 4/7 tl3/10 16r, 12 B.Griffin 5/16 7r.
 
STANOTTE: Gara4:  Memphis-San Antonio (0/3), Houston-Warriors (1/2); Est: Boston-Atlanta (1/2), Detroit-Cleveland (0/4)
SKY TV – Pacers-Raptors(2/2)in differita oggi ore 12.15 3HD. Diretta di Rockets-Warriors (1/2) di Gara4 da Houston ore 21 di oggi, domenica 24 aprile, su SS 2HD (differita lunedì 25 aprile ore 14 e 20.45 2HD e 17.15 3HD. Diretta Gara 5 di Thunder-Mavericks (2/1) ore 2 di mattina martedì 26 aprile su SS 2HD (differita lo stesso giorno ore 14 e 21.30 2HD e 17.45 3HD)
 
A cura di ENRICO CAMPANA.

Articoli correlati