Il gioco duro su Curry non ferma i Warriors

Travolte all’Ovest le texane nell’opening day dei Playoff. I Mavericks sono usciti da Oklahoma City con 38 punti sul groppone arrivando a stento a 70 (peggior sconfitta della franchigia nella sua storia e minimo storico della NBA dall’80 in qua). A Oakland Houston ne ha presi 26, e sotto già di 27 all’intervallo  con Harden in cerca di guai tentando col suo palleggio slow di enetrare nella difesa dei Warriors e con una marcatura feroce di  Patrick Beverley  su Stephen Curry  il quale è stato il migliore giocando mezza gara, rientrato negli spogliatoi prima della fine del secondo quarto per farsi trattare e rientrato in campo nella ripresa.
 
La sorpresa  è venuta da Toronto. Gli entusiasmi per la bellissima regular season  dei Raptors, quarta squadra NBA come record, nonostante  una nettissima supremazia ai rimbalzi (52/38 grazie al dominante lituano Valaciunas che ne ha catturati ben 19) sono stati sopiti dalla serataccia di tiro dei due Star, De MarDeRozan e soprattutto Kyle Lowry (3/13, 1/7 da3 e 6 perse) il quale era già parso in calo rispetto alla sfolgorante prima parte della stagione. Molto meglio il canadese Corey Joseph, approdato quest’anno nella natia Toronto dopo l’utile apprendistato con gli Spurs.
 
Un mese fa  fuori dalle prime 8, Indiana ha recuperato nelle ultime giornate passando col 7° posto ha avuto 33 punti e 6 assist da Paul George rientrato questa stagione dopo il terribile incidente che gli ha fatto perdere un anno e col posto sicuro per il Dream Team potrebbe rinunciare per comprensibile cautela.   Monta Ellis  ha confermato  la sua bella stagione mentre è tornato d’attualità  il terzo degli Hill, il tarchiato Solomon, che ogni tanto regala picchi sorprendenti,  come i 10 liberi su 10  a Toronto partendo dalla panchina mentre la scorsa stagione, senza George, è stato quasi sempre starter. N.21 del draft 2013 ha trovato subito posto in squadra, non si fa pregare a tirare da 3, deve sgrezzarsi.
 
Altanta è riuscita a farsi recuperare 18 punti in casa da Boston la squadra delle grandi rimonte che però non ce l’ha fatta perchè  coah Budenholzer, coach f the year della scorsa stagione con la vittoria della Eastern Conference,  ha saputo con una tirata d’orecchi  riprendere in mano la partita e con 33 punti nell’ultimo quarto ha vinto sul filo di un punto. Questo sarà forse il quarto più equilibrato.
 
Per Curry 24 punti in 20 minuti con 5/7 da 3, non spalleggiato come altre volte dall’altro sommotriplista  Klay Thompson (1/6, 16 punti), ma Draymond Green ha chiuso ermeticamente la difesa e i Rockets hanno sbagliato tatticamente la gara e con un attacco slow-motion questa pesante sconfitta se la sono meritata. Meglio sorvolare sulla prova di Jason Terry che aveva dichiarato di poter vincere, da parte sua Dwight Howard è stato una frana all’inizio ma poi si è dato da fare  perdendo 5 palle e sbagliando 7 liberi su 11, probabilmente già sicuro di passare a Dallas  vista la figura dei suoi centri che a Oklahoma hanno perso 23 rimbalzi in meno.
 
Carlisle è partito col gigante tunisino Salah Mejiri scarto del Real Madrid, il quale, poveretto,  senza tutti quei centrimetri lavorerebbe nelle saline e revocando da un po’ di tempo la fiducia a Zaza Pachulia, il georgiano di ferro, per tre quarti di stagione bravo a reggere la baracca. Sfiorata addirittura  la convocazione per l’All Star Game grazie alla task-force di Mark Cuban e dei social network, è poi finito in panchina.
 
Più che i punti del golden-duo Durant (23) e Westbrook (24 e 11 assist) hanno potuto i 53 rimbalzi,  e qui si parla dei meriti del giovane turco Eneas Kanter  (16 punti e 13 rimbalzi) che corre per il titolo di Miglior Sesto Uomo e Sergi Ibaka (17 punti e 9 rimbalzi). I 38 punti sono anche il risultato del 29 per cento nel tiro totale,  con 2 punti di Deron Williams (1/9 0/2 da3), Josè Barea (1/6, o/2 da3) e Wesley Matthews (3/10, 1/7 da3) . Dallas ha tirato da 3 col 22%, ma Toronto in casa ha fatto di peggio nella sua serata-no della stagione,  col 21% (4/19) vanificando il grande lavoro di Dwayne Casey  per me Coach Of The Year.
 
Per il probema alla caviglia Curry potrebbe saltare gara2 di lunedì sera, e forse Steke Kerr ci sta pensando se i Rockets vogliono bastonarlo. “Lo scenario non è chiaro, vedremo quanto il dolore sarà sopportabile, in effetti la marcatura sul sottoscritto  mi è sembrata un pò troppo..”, ha detto Curry senza volersi sentire martire. Anche lui, come il suo “aguzzino” si è preso un tecnico…
 
Stanotte si completa gara1 dei quarti, all’opera Cleveland e San Antonio due pretendenti al titolo, vedremo finalmente i Cavaliers che il burbanzoso Tyrron Lue aveva prennunciato per la corsa al titolo.
 
RISULTATI Playoff  Quarti. Est: Toronto-INDIANA 90-100 (198 C.Joseph tl7/8, 14 D.DeRozan 0/3 da3, 5/19, 12 J.Valanciunas 19r; 11 K.Lowry 3/13 1/7 da3 6 pe33 P.George 12/22 4/5 a3 tl5/& 6a, 15 M.Ellis 3/4 da3 5a, 13 Sol.Hill 1/3 a3 tl10/10); ATLANTA-Boston 102-101 (24 A.Horford, 23 K.Bazemore 7/13 1/5 da3 tl8/10 8r, 23 J.Teague 7/15 0/2 tl9/11 12 a, 14 M.Scott; 27 I.Thomas 8/21 4/10 da3, 18 A.Brdey 1/7 da3 15 K.Smart 3/5 6r). Ovest: GOLDEN STATE-Houston 104-78 (24 S.Curry 8/13 5/7 da3 7r, 16 K.Thopson 4/14 1/6 da3 tl6/6, 12 Dra.Green 10r 4st; 17 J.Harden 7/14 3/5 da3 3r 2a 6pe, 14 D.Howard 11r 4/11tl 5pe); OKLAHOMA-Dallas 108-70 (24 R.Westbrrok 7/15 2/7 da3 tl8/8 5r 11a 5pe, 23 K.Durant 7/15 2/6 da3 tl7/7 5r 5a,17 S.Ibaka 9r, 16 E.Kanter 13r; 18 D.Nowitzki).
 
Stanotte: Est Cleveland-Detroit, Miami-Charlotte; Ovest: San Antonio-Memphis, LA Clippers-Portland.
 
SKY  – Oggi differita ore 10.30 e 17 Sky Sport 2HD,  alle ore 21 diretta di Cavaliers-Pistons (differita lunedì 18 aprile ore 14 e 23.15 SS 2HD e 17.45 3 HD),  martedì 18 mattina alle 2 Thunder-Mavericks (differita alle 14 e 22.10 SS 2 HD e 17.45 3HD).
 
A cura di ENRICO CAMPANA.

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