Gallinari e Belinelli contenti a metà

Sette vittorie esterne nel maxi-turno di mercoledì fra le quali quelle che tengono in vita e speranze  dei Kings (spezzata a Filadelfia la serie negativa per ora è salvo coach Karl) e dei Nuggets (nel giro all’Est seconda vittoria tosta a Detroit, serie chiusa sul 2/0 con una formazione da playoff) anche se  l’esplosione di Portland  è culminata con la vittoria contro i Rockets. Per cui passano dal 7° al 9° posto e viceversa la squadra di coach Terry Stotts –  indimenticabile indovinato taglio di Bianchini nel suo primo scudetto a Cantù-   e rimane all’8° rimane Utah pur perdendo a New Orleans che a sua volta mantiene una piccola speranza.
 
Vincendo a Phoenix (0/5 in casa nel dopo-Hornacek con una baruffa prontamente sedata fra i due migliori marcatori dei Suns Goodwin e Markieff Morris) i Warriors il cui trio  Curry-Thompson-Green sarà l’attrazione della partita delle stelle e anche del contorno  arriva a Toronto con record storici aperti e 11 vittorie consecutive, di cui 9 di Steve Kerr tornato in panchina dopo il 39/4 del suo assistente.  La squadra ha messo al sicuro il risultato nei primi 3 tempi, nell’ultimo per non infierire ha lasciato in panchina come altre volte questa stagione Curry che avrebbe potuto facilmente mettere in collezione un’altra tripla doppia.
 
La raccomandazione di Kerr di  risparmiare sulle palle perse è stata eseguita alla lettera, e il coach ha sottolineato che la miglior cosa in questa gara è stata proprio quella voce, gli errori sono stati 13 ma lo spettacolo non è scaduto. Per l’albo dei record, con 48/4 alle prime 52 i Warriors sono avati di una vittoria rispetto ai 76ers ’66/67 e ai Bulls jordaniani del ’95-96 quando fecero crollare il record assoluto di 72 successi.
 
“Siamo stati fortunati,  abbiamo giocato a un livello inferiore al solito”, ha ammesso Gregg Popovich  dopo aver sudato sette camicie a Orlando che reduce da 2 vittorie  importanti era avanti di 14 nel quarto finale e ha perso per un dribbling e jump  a 0,9 dal termine di Khawi Leonard, anche se è stata importante anche la continuità di Aldridge (29 punti) e la partita di Patty Mills (17 punti) al posto di Tony Parker in panchina per un problema alla caviglia. Sconfitta frustrante per I Magic (4 vittorie nelle ultime 19) che avrebbero potuto ancora vincere sulla rimessa dal fondo, un passaggio di 30 metri che ha saltato la difesa avversaria arrivando nelle meni di Elfrid Payton che ha sbagliato il reverse in corsa.
 
Serata da cancellare nel tiro da 3 di Gallinari (1/5, 3/14 totale) il migliore a Auburn Hills è stato il bosniaco Jusuf Nurkic 16 punti e 11 rimbalzi) e anche di Belinelli (0/4 e 3/9 totale per 6 punti) il quale però mantiene il posto in quintetto. Nell’asse portante dei Kings Cousins-Rondo (28 puntie 12 rimbalzi per il centro, 15 assist , 14 punti e 8 rimbalzi per il play)  si è inserito con 26 punti Collison partito dalla panchina. La  partita con la squadra-materasso della Lega si stava complicando per  i troppi tiri sbagliati da 3, leggere del 25% .
Grande folla alla Quicken Loan Arena per l’addio di Kobe Bryant (17 punti soffrendo)  che  ha stimolato l’amico-rivale LeBron a dare il meglio (29 punti e 11 assist) ma alla fine ha tenuto banco Kyrie Irving (35 punti), uno in meno del top scorer della serata Isaiah Thomas (36 punti, 11 assist)  che ha portato i Celtics a vincere nell’overtime e si è dovuto superare nella sfida con Chris Paul (35 punti, 13 rimbalzi) che non è stato da meno.
 
Hanno mancato la “tripla doppia” Stephen Curry (1 rimbalzo e 1 assist) e James Harden  (1 rimbalzo)  e Rajon Rondo  (2 rimbalzi). Stanotte due sole gare, Milwaukee-Washington e Oklahoma-New Orleans e poi tutti tutti in Canada per il lunghissimo week end  dell’All Star Game n.65, il primo fuori dagli Stati Uniti  con diffusione planetaria e Messina assistente di Popovich nell’Ovest e primo head-coach della storia a guidare in prima persona il Rising All Star con gli europei Jokic (Serbia) e Porzingins (Lettonia). Nella partita maggiore unico europeo Pau Gasol che giocherà per la sesta volta come sostituto del compagno Jimmy Butler infortunato.
 
Il mercato invernale chiude fra una settimana, la partita svogliata di Joe Johnson che non ha segnato nemmeno un punto contro i Grizzles privi di Marc Gasol e senza un centro sembra avvalorare le voci di una cessione, ma chi può accollarsi una cifra folle come i 24 milioni di contratto in scadenza?. Desta curiosità l’annuncio di Phil Jackson: “Abbiamo un gruppo di giovani di qualità,  stiamo pensando a un rinforzo”. Il pezzo mancante è una guardia, da Atlata potrebbe muoversi Jeff Teague  decisivo ieri notte nella vittoria a Chicago o più verosilmente Denis Schroder il piccoletto tedesco di pelle nera cambio di Teague e top scorer degli ultimi europei a Lille.
 
SKY SPORT TV – Nella settimana pre- All Star Game di Toronto (12-14 febbraio) l’ultima diretta  Cavs-Lakers delle 2 di questa mattina viene replicata in differita  alle 14.30 Sky Soort  2Hd e 21.30 SS 3HD.
 
RISULTATI 10 febbraio –  Filadelfia-SACRAMENTO 110-114 (26 J.Okafor 10r, 29 R.Covington; 28 D.Cousins 12 r tl12/17 5a 4e, 25 D.Collison 22 R.Gay, 14 R.Rondo +15 a 8 r,  6 M.Belinelli 3/9 0/4 da3 2r 1a 23′); Detroit-DENVER 92-103 (19 Marc.Morris, 16 B.Jennigs, 15 A.Drummond 17r; 20 W.Barton, 16 J.Nurkic 11r, 15 D.Gallinari 3/14 1/5 da3 tl8/9 7r 4a 2re 39′);  Brooklyn-MEMPHIS 90-109 (20 B.Lopez, 18 W.Ellington, J.Johnson 0/3, ng A.Bargnani; 20 M.Conley, 18 Jeff Green, assente M.Gasol); Indiana-CHARLOTTE 95-117 (22 P.George 8r 6a, 25 K.Walker 7r 3a); Orlando-SAN ANTONIO 96-98 (28 E.Fournier 2r 5a, 29 K.Leonard 7r 2a); BOSTON-LA Clippers 120-111 dts (36 I.Thomas +11 a 4r, 35 C.Paul 13a 5r); CLEVELAND-LA Lakers 120-111 (35 K.Irving 3r 7a; 28 L.Williams); Chicago-ATLANTA 90-113 (20 PGasol +10r 5a, assenti Mirotic, Butler, Noah; 17 J.Teague 5r 8a); MINNESOTA-Toronto 117-112 ( 35 KA Towns +11r 1a; 35 D.DeRozan 3r 4a); NEW ORLEANS-Utah 100-96 (21 H.Holiday 6r 9a; 29 D.Favoris 6r 2a); Phoenix-GOLDEN STATE 104-112 (19 Mark.Morris 8r 4a; 26 S.Curry 5/10 da3 9r 9a 24 K.Thompson 5/13da3 5rec); PORTLAND-Houston 116-103 (31 D.Lillard 3r 9a, 34 J.Harden +11a 9r).
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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