Durant e Westbrook mostruosi

Il derby texano tra Houston e Dallas regala tantissime emozioni sin dall’inizio, quando i Rockets comandano il primo tempo sulle note ovviamente di James Harden, ma anche grazie alle triple di Ariza e Dekker. Il Barba chiude il primo tempo con la zingarata su rimessa laterale per il vantaggio in doppia cifra, ma nel secondo tempo un sontuoso Matthews dalla distanza riporta i Mavs a contatto e pareggia addirittura a 4” dalla fine con una bomba da otto metri.
L’ultima azione va ovviamente nelle mani di Harden che penetra e subisce fallo a un decimo dalla sirena. In lunetta sbaglia il primo, ma mette il secondo sigillando la vittoria dei suoi.
C’è ancora tanta sfortuna invece per i Phoenix Suns che come nel weekend hanno perso in volata a Oklahoma City dopo aver condotto per ampi tratti, si trovano a bocca asciutta anche questa notte contro i Warriors, pur avendo giocato una partita molto gagliarda. Tj Warren per tenere lì i suoi ne mette 26, ma c’è ben poco da fare contro la forza di Kevin Durant, che sembra essersi già preso in mano l’attacco dei Warriors chiudendo a quota 37 punti con la miseria di 16 tiri dal campo. E’ proprio questo che spaventa più di tutto il resto gli avversari, infatti lui e Curry collezionano 65 punti in coppia con 33 tiri, ovvero una cifra ingestibile per ogni difesa che voglia vincere contro i Warriors.

Parlando d’ingestibilità anche l’inizio stagione di Russell Westbrook è assimilabile, infatti sebbene i test di competitività non siano stati poi così probanti, è arrivata un’altra tripla doppia sulla testa dei Lakers con 36 punti, 12 rimbalzi e 16 assists. I Thunder con lui alzano il voltaggio delle partite cercando con insistenza il campo aperto e la transizione, giocando a un alto numero di possessi, anche ogni tanto con fretta. A collaborare per la vittoria ci sono i 20 di Oladipo con 7-20 dal campo e i 18 di Kanter, mentre dall’altra parte si fa vedere un ottimo Randle da 20 punti, anche se i Lakers sono sempre rimasti a inseguire durante il match.
Tante emozioni a Memphis, dove i Grizzlies vincono al supplementare contro i Wizards. Carter raggiunge Derek Fisher e Jason Kidd come unico giocatore che a 39 anni segna cinque triple in una partita e nel finale sono proprio le triple a decidere il match. Prima Conley accorcia da lontano, poi Gasol pareggia con la tripla a sette secondi dalla fine. Wall non riesce a convertire l’ultimo possesso e si va all’overtime, dove Gasol infila un altro paio di triple aperte e manda i titoli di coda.

Risultati:
Jazz@Clippers 75-88
Spurs@Heat 106-99
Warriors@Suns 106-100
Bucks@Pistons 83-98
Lakers@Thunder 96-113
Wizards@Grizzlies 103-112 OT
Mavericks@Rockets 92-93

In collaborazione con basketissimo.com

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