Belinelli ancora a bocca asciutta

Ultimo nelle rotazioni, Marco Belinelli ha giocato a Boston  20 minuti con 4 punti, il minimo delle prime 3 partite con la nuova maglia, nella sconfitta di Charlotte che rimane ancora al palo nelle prime preseason di una stagione che fa rimpiangere Jeremy Lin passato a Brooklyn e che ieri sera il suo allenatore Atkinsons non ha manato in campo nel derby perso al madison coi Knicks.

Dopo aver perso in casa con i Celtics,  nel ritorno a Boston gli Hornets hanno subito la difesa aggressiva di coach Brad Stevens con Kemba Walker, il giocatore-chiave, ancora molto indietro .Il punteggio bassissimo, 86 punti, contraddice il dominio ai rimbalzi (50-35).  La sconfitta è frutto dei cambiamenti di mercato, al momento non c’è lo spirito della bella ultima stagione   che ha portato gli Hornets ai playoff e non si può vincere col 5 per cento nel tiro da 3 (1/19, 0/6 del centro Frank Kaminsky il migliore con 10 rimbalzi e 4 assist) e il 38,3 nel tiro totale.

Belinelli la scommessa di Michael Jordan, il proprietario dei “calabroni”, non ha approfittato dell’assenza di Nicolas Batum. E’ stato preso per sostituire Jeremy Lin e per essere il cambio del cecchino francese arrivato scarico all’inizio della stagione per la lunga estate olimpica con la nazionale francese, messo in un angolino dal CT Vincent Collet nel preolimpico di Manila avendo dato forfait in un primo tempo e aggregandosi alla squadra all’ultimo momento, anche a Rio ha fornito prestazioni inferiori alle attese. Per Belinelli, 30 anni e 7 maglie NBA in 8 stagioni, 2/6 al tiro con l’unica tripla sbagliata, casella vuota nei liberi e rimbalzi, 1 assist 1 persa e 1 falli e segno meno (8) nel minus/plus.

A proposito di scommesse, la maggiore della stagione riguarda Harrison Barnes, il terzo componente degli Spash Brothers nella stagione del titolo dei Warriors. Firmato un contratto da star (94 milioni di dollari) sta deludendo con la maglia dei Mavericks, il commento al suo 3/13, con tre triple mancate, è del tutto inutile. Carlisle non ha utilizzato ancora Dirk Nowitzki. Dwayne Wade davanti al ritorno nella sua città dopo aver vinto 3 titoli a Miami ha risollevato il morale dei Bulls che puntano almeno ai playoff. Gli sono venuti dietro Taj Gibson (20 punti) e Nicola Mirotic he ha ritrovato il tiro. Debutto di Kyle Irving con 15 punti, meno brillante quello dei Pau Gasol a San Antonio, la sua nuova squadra, con 5 punti, dove avrà il compito di far scordare Tim Duncan.  Il graffio di Tom Thibodeau sta dando i primi effetti: è dei Lupi del Minnesota ancora in attesa di Pekovic (infortunio alla caviglia) l’unica vittoria esterna della giornata, grazie a Karl Anthony Town ormai una star, a 13 liberi su 16 del canadese Andre Wiggins, molto cresciuto, e alla regia dello spagnolo Riky Rubio che la la grande fiducia del nuovo allenatore, unico play europeo a partire titolare in una squadra NBA.

Stanotte i Lakers restituiscono la visita ai Nuggets. A Los Angeles hanno vinto nel finale senza far giocare Gallinari. Assente per infortunio Gary Harris, Will Barton non si è fatta sfuggire l’occasione per dimostrare di essere decisivo come starter, ma soprattutto non hanno fatto rimpiangere Harris Jamal Murray, ex play di Kansas, giovane completo e al suo debutto l’altro rookie Malik Beasley ha conquistato i tifosi con 4 canestri e 9 punti. Si allunga coi giovani la panchina dei Nuggets più che mai “linea verde”.

Domani attesa assemblea di Legabasket, molti malumori con ampi commenti sui social forum e pollice verso (anche nella maggioranza dei club) per i risultati del nuovo direttore generale Federico Zurleni, per i molti contrattempi, la perdita della diretta in streaming e il mancato arrivo dello sponsor. All’ordine del giorno c’è però l’ipotesi di UBI banca, di cui Sportal.it  aveva dato conto, per cui con una cifra fra i 200 e 300 mila euro, dopo la brillante operazione  per l’ingresso nella NBA come primo partner italiano, diventerebbe il main sponsor (al ribasso) della stagione LBA. Questo non migliorerebbe però  prospettive di bilancio  che si aggirano sui 700-800 mila euro a fine anno, quindi invece di guadagnare i club dovrebbero mettere man al portafogli. L’opinione è  che gli umori dipenderanno dalla presenza o meno all’assemblea del “Prolifico”, alias il presidente Livio Proli, messosi  a capo del movimento, come ha dichiarato alla Gazzetta, e vorrebbe un commissioner per il progetto di rilancio.

C’è un gruppo  di 6 club che si riconosce in Sardara, spunta addirittura  l’ipotesi  triste ma tutto sommato realistica  di una chiusura della Lega  nel caso che i nuovi vertici non riescano a realizzare questi grandi cambiamenti tanto promessi e  ribaditi “per i prossimi giorni” dal presidente Egidio Bianchi alla presentazione della stagione di Sky. C’è chi infatti vorrebbe che il campionato fosse gestito direttamente dalla Federazione, e forse sarebbe la situazione migliore, almeno per un paio d’anni, in attesa di vedere quale sarà l’assetto internazionale, se ci sarà una pax  fra FIBA o Euroleague o continuerà una contrapposizione  che non giova a nessuno, e i club riflettano magari sull’idea di staccarsi dalla FIP per organizzarsi un vero consorzio autonomo e privato prendendosi tutte le responsabilità di questo passo uscendo da questo ibrido gelatinoso. Coa che avrebbero dovuto fare da almeno 20 anni. E capire il senso  di una nuova presidenza Petrucci come spinta verso il futuro o – per rimanere alla cronaca – alla radiazione di Minucci, per evitare altri errori e plutocrazie. Senza un senso di impresa collettivo e un salary cap non si va da nessuna parte. E’ un bivio che ci vede anche senza uomini rappresentativi negli organismi, nei giorni scorsi Bianchi è stato gettato nella corsa alla presidenza delle Leghe Europee e ha nettamente vinto l’ex giocatore belga Van Den Spiegel. Bisogna ricostruire una credibilità, Siena è stato il primo fallimento nella storia dell’Euroleague, e l’Italia ha perso anche il diritto per una seconda squadra.

Per le questioni pratiche, fatalmente domani in Lega si dovrà affrontare anche il nodo di una seconda retrocessione. Minucci era stato designato presidente perchè voleva il blocco delle retrocessioni, ma Lnp chiede una seconda promozione, Petrucci  è favorevole, ma sulla questione si comporta come Ponzio Pilato: fate voi!.  Questo significa alzare ancora il livello di tensione e instabilità

Agenda sabato 8 ottobre

NBA PRESEASON – BOSTON-Charlotte 104-86 (16 J.Mickey, 14 T.Zeller, ne I.Thomas, A.Bradley, A.Horford; 13 C.Wood 7r, 10 F.Kaminsky 5/17 0/6 da3 12r 4a, 4 M.Belinelli 2&7 0/1 da3 1a); NEW YORK- Brooklyn 116-98 (16 C.Anthony, 12 K.Porzingis 4/9 6r, 12 H.Hrnangomez; 15 A.Bennett l11/14, 3 Boj.Bogdanovic); CLEVELAND-Filadelphia 76ers 108-105 (15 K.Irving, 15 L.James; 19 R.Holmes, 4 D.Saric 1/7 0/3 da3); CHICAGO-Indiana 121-105 (22 D.Wade 3/4 da3 8a, 20 T.Gibson, 18 N.Mirotic 4/7 da3; 21 J.Teague, 13 A.Jefferson); SAN ANTONIO-Atlanta 102-91 (15 T.Parker 7/8, 5 P.Gasol 1/4 3r, 10 D.Bertans; 13 T.Prince, 13 M.Delaney); MILWAUKEE-Dallas 88-74 (21 J.Parker, 12 G.Monroe; 15 D.Powell, 6 H.Barnes 3/13 0/3 da3 7r; Miami-MINNESOTA 100-109 (17 H.Whiteside 12r, 16 G.Dragic; 20 KA Towns 10r, 19 A.Wiggins tl13/16, 9 R.Rubio 5r 5a).

Agenda domenica 9 ottobre

LBA (2a g): anticipoReggio Emilia-Sassari (sabato 8, 20.45 Sky Sport 2HD); Armani-Sdigas (ore 12 Sky Sport 1HD); ore 18.15: Reyer VeneziaOrlandina, Trento-Cremona, Varese-Caserta, Torino-Pesaro, Brescia-Cantù; Pistoia-Brindisi (ore 20.45 Rai Sport 1HD).

CINA – 10a stagione Global Game NBA, SHANGAI:  Houston RocketsNew Orleans Pelicans

Agenda lunedì 10 ottobre

SACRAMENTO –  Preseason int.NBA: Kings-Maccabi Haifa (Isr)

BOLOGNA – Assemblea club LBA

A cura di ENRICO CAMPANA

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