Futuro Valentino Rossi, Lin Jarvis indica le date

“Con Valentino Rossi abbiamo iniziato a parlare. Avrebbe dovuto decidere entro fine giugno, perché l’idea era di fare 5-6 gare per capire se si sentiva bene ed era competitivo. Questo non si può più fare, così oggi stiamo parlando. Abbiamo iniziato questo discorso con lui, capendo che è una scelta personale”. Così Lin Jarvis, managing director della Yamaha, in un’intervista a ‘Sky Sport‘ in cui ha parlato anche del futuro del campione di Tavullia.

Jarvis ha indicato una possibile data entro la quale Rossi prenderà la sua decisione: “Credo che la tempistica possa essere la stessa simile, diciamo entro giugno”.

Sul possibile approdo in Petronas, Jarvis ha poi aggiunto: “Visto che non è una stagione normale, credo che non ci sia fretta da parte di Petronas. Abbiamo un accordo con Razlan Razali che ci aspetta e non decide altro senza aver capito bene cosa vogliono fare Valentino e la Yamaha. Morbidelli? Mi piace tanto Franco e vorrei che rimanesse con la squadra Petronas. Se Valentino dovesse decidere di continuare, sarebbe molto bello avere una squadra con loro due assieme”.

“I proprietari sono loro e come tali hanno la parola finale, ma del resto c’è scritto sul contratto che noi dobbiamo accettare il pilota che eventualmente sceglierebbero” ha poi spiegato il dirigente Yamaha.

Jarvis ha anche affrontato l’argomento del possibile ritorno in pista per l’inizio del Mondiale MotoGp: “Siamo lavorando assieme tra i costruttrori avendo una problematica comune. Siamo tornati a collaborare in modo costruttivo dopo i problemi avuti nel primo Gp dello scorso anno, dove avevamo smesso di parlare. Vedo difficile fare gare prima di settembre, ma è la mia idea personale. Dipende dai governi, dobbiamo aspettare le regole dei singoli stati. Aspettiamo la decisione della Dorna, che comunque deve trovare un Paese che ci accoglie e dal quale ripartire”.

“L’idea? Oggi è ancora quella di riuscire ad andare su diversi circuiti in Europa e fuori, ma se questo non sarà possibile non escludiamo l’opportunità di trovare uno o due posti dove poter disputare 2-3 o anche 4 gare. Se dovessimo optare per l’Europa e iniziamo a settembre, ci sarà il problema delle temperature che diventerebbero troppo basse fino a dicembre. Occorre per forza fare un po’ in Europa e un po’ oltre oceano” ha spiegato il managing director della casa dei tre diapason.

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