Maradona tra gaffe e scaramanzia

Le sue smorfie in tribuna durante il debutto al Mondiale dell’Argentina contro l’Islanda erano eloquenti sui pensieri che passavano per la testa di Diego Maradona. ‘El Pibe de Oro’ non è mai stato tenero nei confronti della gestione Sampaoli, ma a sorpresa dopo il clamoroso 1-1 l’ex fuoriclasse del Napoli e della Seleccion, nonché ct dell’Argentina al Mondiale 2010, sceglie di non infierire, ma al contrario di rincuorare Messi, protagonista dell’episodio-chiave, il rigore sbagliato a metà ripresa, sfruttando un precedente storico: “Iniziammo un Mondiale perdendo, non pareggiando. Fu al debutto di Italia ’90 e, nonostante i gravi infortuni, nonostante tutto, arrivammo fino alla finale di Roma, grazie a Goycoechea e al sacrificio di tutti i ragazzi. Continuiamo a incoraggiare, forza Argentina!!!”.

Questo il messaggio di Diego, che si riferisce al ko che la sua Nazionale, poi finalista sconfitta dalla Germania, subì a Milano contro il Camerun nella gara inaugurale del Mondiale italiano, curiosamente caratterizzato, come quello attuale, da un infortunio del portiere titolare dell’Argentina, all’epoca Pumpido, ko nella seconda partita contro l’Urss, ora Romero, lasciato fuori dai convocati dal ct e sostituito dal semi-debuttante Caballero.

Ma Maradona ha dovuto difendersi anche dalle accuse piovutegli addosso per essere stato “pizzicato” dalle telecamere mentre fumava in tribuna: “Sinceramente non sapevo che non si poteva fumare allo stadio, chiedo scusa alla gente e all’organizzazione”.

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