Caos Argentina, la Federazione boccia l’autogestione

La vittoria della Nigeria sull’Islanda ha riacceso le speranze di qualificazione agli ottavi del Mondiale dell’Argentina, nonostante il misero punticino raccolto nelle prime due gare del girone. Più che la classifica, però, il problema dell’Albiceleste è legato al caos totale che si respira all’interno dello spogliatoio dove è ormai conclamata la rottura tra la squadra e il ct Sampaoli, già fatto a pezzi dalla critica. Scaricato da Aguero dopo il ko contro la Croazia, il tecnico ha dovuto subire anche la richiesta ufficiale di farsi immediatamente da parte, ricevuta dal gruppo al completo che dopo essersi riunito nella giornata di venerdì si è rivolto al presidente della Federazione Claudio Tapia.

In sostanza, una volta realizzato che l’esonero a torneo in corso era impossibile anche per motivi economici (Sampaoli dovrebbe ricevere un indennizzo da 16 milioni), Mascherano e compagni avrebbero voluto proseguire il Mondiale in autogestione, con Sampaoli ct solo di facciata. Tapia aveva in un primo tempo accettato, salvo cambiare idea dopo una riunione con il selezionatore. Il tutto a tre giorni da una gara chiave che rischia di sancire la clamorosa eliminazione al primo turno dei vice-campioni del mondo.

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