F1, ora la Ferrari deve anche guardarsi le spalle dalla Mercedes

Sembra ormai annullato, almeno in termini di risultati, il grande gap a favore delle Rosse.

Sarebbe dovuta essere – almeno questi erano i presupposti di inizio anno, con buoni riscontri dai primi Gp stagionali – la stagione della lotta al titolo mondiale per la Scuderia di Maranello. La F1-75 era la macchina più brillante in pista: certamete più competitiva della Mercedes, apparsa in netta difficoltà nonostante la presenza di un campionissimo come Lewis Hamilton.

Gli errori di strategia e qualche disattenzione dei piolti hanno portato, arrivati alla sosta estiva, ad una situazione quasi impensabile fino a qualche settimana fa. Sia nella classifca piloti che in quella costruttori. Charles Leclerc (178 punti) accusa un ritardo di ben 80 punti dal leader del mondiale, Max Vertsappen . Sono invece 97 le lunghezze che dividono Ferrari e Red Bull nella classifica dei costruttori. Il declino delle Rosse appare però ancor più evidente se confrontato con il dato realtivo alla Mercedes, che ora dista, sommando i piazzamenti di Russell ed Hamilton (304 punti), solo 30 punti dalle Rosse.

Con George Russell (158 punti) a sole 20 lunghezze dal ferrarista monegasco, e il nativo di Stevenage a quota 146, potrebbe esser arrivato già il momento di riporre i sogni di titolo mondiale nel cassetto: allo stato attuale appare più realistico guardarsi le spalle dalle Frecce d’argento che pensare di recuperare un distacco ormai abissale dalle vetture di Verstappen e Sergio Perez.

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