Raikkonen, vittoria storica: niente festa per Hamilton

Dalla festa annunciata di Lewis Hamilton per il quinto Mondiale della carriera, a quella più “umile”, ma non meno storica, di Kimi Raikkonen, tornato a vincere un Gran Premio poco dopo aver compiuto 39 anni e dopo un’attesa di cinque anni e mezzo, dal 17 marzo 2013 ai tempi della Lotus in Australia. Questo il riassunto del palpitante Gp degli Stati Uniti, corsosi ad Austin. Peraltro, la festa del finlandese, al quartultimo Gp della carriera in Ferrari prima di lasciar spazio a Leclerc e approdare in Alfa Sauber, si completa con l’anniversario esatto dell’unico Mondiale della carriera, vinto il 21 ottobre 2007 in Brasile con la Ferrari.

Per Hamilton, invece, terzo al traguardo dietro a un super Verstappen, partito diciottesimo, la festa è rinviata, complice anche il quarto posto di un Sebastian Vettel in versione croce e delizia: il tedesco ha rovinato la gara con un altro errore, un contatto con Ricciardo al primo giro che lo ha fatto precipitare al 13° posto, per poi risalire fino al quarto posto che sa di rimpianto per questo Gp e per tutta la stagione.

Kimi ha invece costruito il successo con un’ottima partenza, bruciando Hamilton e prendendosi il primo posto, lasciato all’inglese solo durante il pit stop. A Lewis non è bastato un undercut e neppure la strategia delle due soste: il pilota della Mercedes ha fatto di tutto per chiudere i conti già negli Stati Uniti, compreso un testa a testa nel finale con Verstappen, ma si è dovuto accontentare di far salire a 70 punti il margine su Vettel.

Ordine d’arrivo, primi dieci
Raikkonen
Verstappen
Hamilton
Vettel
Bottas
Hulkenberg
Sainz
Ocon
Magnussen
Perez
 

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