Correa è fuori dal coma, ma la battaglia è ancora lunga

“Oggi Juan Manuel è stato staccato dall’Ecmo e svegliato dal coma indotto”. Con queste parole, la famiglia di Juan Manuel Correa ha anunciato che il 20enne pilota statunitense nato in Ecuador è uscito dal coma indotto a seguito delle conseguenze del tragico incidente di Spa dello scorso 31 agosto, in cui ha perso la vita il pilota francese Anthoine Hubert.

Il comunicato lascia però intendere che la battaglia di Correa sarà ancora lunga: “Juan Manuel è cosciente, ma non completamente sveglio – si legge nella nota -. I medici riferiscono che ci vorranno alcuni giorni perché lo sia, dopo più di due settimane di coma indotto. Hanno anche affermato che attualmente è fragile e ancora vulnerabile, clinicamente parlando, per cui resterà in terapia intensiva. Le sue condizioni non sono più critiche, ma rimangono gravi”.

“La priorità ora passa dai polmoni alle gambe – spiegano ancora i familiari di Correa – dopo le lesioni riportate oltre due settimane fa e inizialmente trattate con un primo intervento chirurgico d’emergenza il giorno stesso dell’incidente, ma non più toccate. Per i dottori è una corsa contro il tempo nell’effettuare un importante intervento chirurgico lasciato in sospeso, in modo da ridurre al minimo i rischi di danni irreversibili alla parte inferiore della gamba destra”.

“Purtroppo non si potrà procedere fin tanto che i polmoni non saranno in grado di resistere ad una operazione di lunga durata -affermano in coda al comunicato -. Ulteriori dettagli sulle condizioni di Juan Manuel verranno dati non appena disponibili”.

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