Vincenzo Nibali finisce in due poesie

La grande rimonta di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia ha ispirato il poeta Antonino Condorelli, che ha dedicato allo Squalo dello Stretto due poesie, riportate da messinasportiva.it.
 
La prima, “Il viaggio dell’essere”, è dedicata anche a Rosario Costa, il giovane ciclista scomparso in seguito ad un incidente stradale.
 
 
Il viaggio dell’essere
(dedicata a Vincenzo Nibali e a Rosario Costa)
 
Quieto e silenzioso
sol nella maremma toscana
non oso immaginar
una pedalata di vita,
guardar lo Squalo dello Stretto
che infiamma la zanclea fiumana
con  profum di maglia rosea.
Sei folgore nel valicar confini
e le tue sembianze oltrepassan
fango, pavé e neve
ed in restaurata Odissea
i miti del passato annusan alta marea.
 
 
L’Airone rivede il Giusto scollinar il Tourmalet,
Il Cannibale abbraccia Nuvola Rossa per travalicar l’Izoard,
Il Tasso e Monsieur Chrono van a scalar l’Alpe Duez,
all’Hautacam innesti la marcia e nel Tour tocchi tripudio.
Dinnanzi a tanto ardore
il paesaggio di pianura sobbalza
e nel risalir la Bola del Mundo,
con ansante respiro in alta montagna
ergi il sipario per divenir Signor di Spagna.
 
Col tuo passo svelto e deciso
nulla percuote la roccia del tuo talento,
ti innalzi tra le vie del paese
tra foschie di pensieri e nuvole sospese.
Intanto rinverdiscon le tue ombreggianti membra
tra la Selva di Val Gardena e le vette del Lavaredo,
vai a trovar trionfo in Colle d’Agnello
per tinger nuova leggenda
e far alzar tanto di cappello.
O leon del Colle di Lombarda landa,
con te celebriamo un maggio in fior
ma ancor rimembriam
la classica delle foglie morte
e dopo il bis tricolor da annoverar
aspettiam un ter da immortalar.
Nel susseguir del tuo andar
tra le altezze del vento
patiam sudor di tua fatica,
e discendi giù dal poggio
anelando la Milan-Sanremo
tra i color dell’arcobaleno.
Impavido guerriero, emozioni
l’infinito cuor dei tuoi sostenitori
e riapparir in Cima Coppi
ad osservar l’oltre frontiera,
vagheggiando mondial vincente
fra l’esultanza della gente.
 
Accecati dal tuo bagliore
ti vediamo nell’orbita dell’umano esistente
fiancheggiato dalla stella di Rosario
in un immaginario viaggio dell’essere,
dove l’uomo non è mai arrivato.
 
 
RINASCITA
(dedicata a Vincenzo Nibali per celebrare  la vittoria nel Giro d’Italia 2016)
 
Oltre la patria dei sonetti
si cerca smisurata tenerezza
tra valli di slancio, fiumare e vessilli.
 
 
Discende neve sotto i ponti
e tu respiri immensa linfa
appoggiato al tuo manubrio
tra suon di violini e cetre.
Come un direttore d’orchestra
senti vibrare il percorso vincente
circondato dalla folla plaudente
che ti sostiene felicemente.
 
In un vortice di via vai
ti inarchi audacemente
tra le ali dell’entusiasmo,
pedalando sicuro e potente
e le tue costanti forze non alienano
desiderio d’essere e procedi velocemente
a lambir continente.
Corri levriero, supera traguardi
tra  asfalto, terre, scogliere
e viver senza barriere.
Vedi lepri, le corsie sembran dorate,
rivedono confini tra sollazzi, grida e avvincenti eventi.
Il moschettier lo vedi, il raggio lo trapassi , la luna la accarezzi,
in una splendida avventura
e i tuoi occhi si illuminanano d’argento
chilometro dopo chilometro,
a veder contorno e maestosa foresta.
Profum di disfatta è pronto
a toccare soffice quadro
di rugiada sospesa in appesantita aria
per annunciar potenzial sventura .
 
Le vestigia dei padri
avvolgon martiri in costa dispersa
e vivono segreto coraggio
tra viandanti silvestri pini.
Si ode silenzio intorno
rifiata il clima, l’atmosfera si rasserena
la pianta affonda radici
e marcia a scongiurar misterioso bosco
per sostener un nuovo stelo
a mieter muschio e divenir mito.
Adesso è sollievo,
fughe e rimonte stagnano a respirar apogeo
e nel moto ondoso degli altopiani
la corolla rinvigorisce.
Tutto gira intorno a te Squalo dello Stretto,
la notte è ormai lontana ma tu
sei luce di nostra vita.
 

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