Nibali, ‘sharknado’ alla Bernocchi

Se mercoledì, alla Coppa Agostoni, si era arreso al ‘nonno’ Davide Rebellin accontentandosi del secondo posto, il giovedì, alla 97esima edizione della Coppa Bernocchi, è il giorno di Vincenzo Nibali.

Lo ‘Squalo dello Stretto’ si prende di forza il secondo appuntamento del Trittico Lombardo con un’azione di forza impressionante. Parte in fuga con un manipolo di altri corridori al termine del settimo giro del circuito della Valle Olona, ovvero all’inizio degli ultimi 30,2 km pianeggianti prima del traguardo di Legnano. Qui parte ai 500 metri dall’arrivo e brucia tutti gli altri pretendenti alla vittoria finale, riuscendo a sfuggire al plotone, subito dietro, in recupero.

Un segnale fondamentale per il Davide Cassani, che lo ha inserito nei 14 preconvocati per i Mondiali di Richmond. E un messaggio che può riempire il ct di ottimismo lo manda anche Matteo Trentin, che alla Bernocchi agguanta il terzo posto con indosso proprio la casacca della selezione Italia. Secondo sul traguardo il veronese Mauro Finetto (Southeast).

LA CRONACA DELLA TAPPA

Terminata la Coppa Agostoni 2015 con qualche acciacco, otto corridori non prendono il via al secondo appuntamento del Trittico Lombardo. Sono Christoph Pfingsten (Bora-Argon18), Anthony Delaplace ed Eduardo Sepulveda (Bretagne-Séché), Davide Viganò (Team Idea), Jakub Kazmarek (CCC Sprandi Polkowice), Marco Minnaard (Wanty-Groupe Gobert), Nicola Gaffurini (MG.KVis), Sirol Endi (Meridiana). Particolarmente gravi gli infortuni di Delaplace e Viganò, che si sono fratturati il bacino in due differenti cadute.

Subito dopo la partenza di Legnano, iniziano i tentativi di attacco in testa al gruppo. Ci provano in molti, ma la Nippo-Vini Fantini e il Team Idea vanno a chiudere. Riescono ad andare via in 24, poi sul piccolo Stelvio il plotone si ricompatta, ma subito va in porto un’altra azione e scappano via in quattro: Serghei Tvetcov e Emanuele Sella (Androni-Sidermec), Frederic Brun (Bretagne-Séché) e l’ottimo stagista Edward Ravasi (Lampre-Merida), che già mercoledì alla Coppa Agostoni si era comportato benissimo facendo un gran lavoro per Niccolò Bonifazio.

Dopo 4 giri del circuito della Valle Olona, con i battistrada raggiungono un vantaggio massimo di 4’06” salvo poi scendere a poco più di 2’, nel gruppo provano ad allungare Kristian Sbaragli (MTN-Qhubeka), Vincenzo Nibali (Astana) e Marco Marcato (Wanty-Groupe Gobert), ma vengono stoppati immediatamente.

Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert), così come alla Coppa Agostoni, prova a riportarsi sui quattro in testa, ma il gruppo accelera, lo riacciuffa e arriva a soli 37” dai fuggitivi, che però tornano a guadagnare nell’ultimo giro della Valle Olona. Il campione nazionale tedesco Emanuel Buchmann (Bora-Argon 18) esce dal gruppo e si lancia all’inseguimento e raggiunge Sella, Tvetcov, Brun e Ravasi, che però molla il colpo e perde terreno.

Intanto Nibali si porta avanti e ‘si tira dietro’ un’altra manciata di corridori che riescono a riportarsi sulla cinquina di testa. Ora i battistrada sono nove: Vincenzo Nibali e Paolo Tiralongo (Astana), Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF), Kristian Sbaragli (MTN-Qhubeka), Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert), Serghei Tvetcov e Emanuele Sella (Androni-Sidermec), Frederic Brun (Bretagne-Séché) e Emanuel Buchmann (Bora-Argon 18). 16” dietro di loro il gruppo di una sessantina di unità, che però li riprende appena iniziata l’ultima frazione di gara, completamente pianeggiante, di 30,2 km.

Si forma però immediatamente un gruppetto in testa alla corsa: Vincenzo Nibali (Astana), Carlos Quintero (Colombia), Mauro Finetto (Southeast), José Mendes (Bora-Argon 18), Gianfranco Zilioli (Androni-Sidermec) e Matteo Trentin (selezione Italia). Dietro, a guidare l’inseguimento, si mettono la CCC Sprandi Polkowice e la Caja Rural-Seguros RGA; poi arriva anche qualche elemento di Bardiani-CSF e Nippo-Vini Fantini.

Il vantaggio rimane stabile sui 35”. A 3 km dal traguardo ammonta a 33”. Solo un curvone a sinistra e poi, dopo un lungo rettilneo, uno a destra e il rettilineo finale separa i corridori dall’arrivo. Il gruppo pedala alla disperata, ma quelli davanti sono imprendibili. Mendes prova ad attaccare, ma subito viene chiuso e come un elastico parte Vincenzo Nibali, con il portoghese che non demorde e si mette in scia. Ma il vento in faccia fa un baffo allo ‘Squalo dello Stretto’, che di forza si prende la meritata vittoria finale. Dietro di lui rinviene Finetto, che sale sul secondo gradino del podio, completato dal terzo, Trentin.

ORDINE D’ARRIVO

1) Vincenzo Nibali (Astana) in 4h32’10”
2) Mauro Finetto (Southeast) +1″
3) Matteo Trentin (selezione Italia) +1″
4) Carlos Quintero (Colombia) +1″
5) José Mendes (Bora-Argon 18) +7″
6) Gianfranco Zilioli (Androni-Sidermec) +21″
7) Giacomo Nizzolo (selezione Italia) +21″
8) Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida) +21″
9) Eudard Michael Grosu (Nippo-Vini Fantini) +21″
10) Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF) +21″

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