Fabio Jakobsen racconta il suo incubo

Fabio Jakobsen, il 23enne corridore della Deceuninck-Quick, è consapevole di avere rischiato tantissimo.

“Sono trascorse due settimane dal mio incidente in Polonia – dice l’olandese -. I medici traumatologi e gli infermieri al traguardo di Katowice mi hanno salvato la vita, cosa di cui sono estremamente grato. Ho trascorso una settimana nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Barbara di Sosnowiec. Qui mi hanno subito operato per cinque ore e mi hanno dato la possibilità di vivere. Sono molto grato a tutti i dipendenti di questo ospedale”. 
“E’ stato un periodo difficile e buio per me in terapia intensiva: avevo paura di non sopravvivere. Grazie anche agli organizzatori del Giro di Polonia e al mio team, la mia famiglia è stata in grado di starmi vicino, il che mi ha dato molta forza” aggiunge Jakobsen.

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