Elia Viviani d’oro: suo il Mondiale nell’Eliminazione

Una vittoria d’oro, più grande anche della sfortuna.

Elia Viviani bissa il successo del 2021, a Roubaix, con il titolo Mondiale nell’Eliminazione al Velodrome National di St. Quentin, nei pressi di Parigi. Alle sue spalle finisce il neozelandese Corbin Strong, medaglia d’argento. Terzo posto e bronzo per l’inglese Ethan Vernon. Per l’Italia del pedale è il 128° metallo prezioso dell’anno, la settima di questa rassegna (4 ori e 3 argenti).

Il veronese lo aveva detto: “Correrò con tutta la rabbia che ho in corpo”. Non gli era andato certo giù il 7° posto ottenuto sabato nell’Omnium. Subito dopo l’arrivo si è sciolto in un grande abbraccio con i compagni di nazionale, i fratelli e tutto lo staff. Assente solo Elena Cecchini, la fidanzata e presto sposa, impegnata in uno stage con il team. Gli amici, proprio per questo motivo gli hanno fatto trovare una maglietta celebrativa con la scritta “Da profeta in patria… a profeta in gabbia”.

La corsa ha vissuto momenti veramente concitati che hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso. Lo stesso Viviani, che è giunto al traguardo con un’abrasione sul polpaccio destro, è entrato in contatto con gli avversari. Per lui un veloce stop per cambiare la bici e ripartenza con brivido.

“Non so se la bici avesse qualcosa – ha dichiarato Viviani -. Ma non potevo rischiare più, perché la mia corsa sarebbe finita. È stato un mondiale più duro rispetto allo scorso anno, dove ho evitato anche un’altra caduta per pochissimo. Questa era la mia corsa, non potevo sbagliare”.

Così invece l’Azzurro ha rivssuto gli ultimi istanti di gara: “Volevo guadagnare in rettilineo, perchè la mia impressione era che in curva non si riuscisse a passare. Per questa ragione ho anticipato lo sprint, sorprendendo Strong. È andata come pensavo. Finire così la stagione è veramente bello, volevo chiudere con una medaglia”.

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