Coronavirus, scintille Giro-Tour

Il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni esclude categoricamente che la corsa rosa sarà ridotta a due settimane se il Tour de France resterà a tre: “È una pazzia, non se ne parla assolutamente. Se il Tour sarà ridotto a due settimane, allora anche noi siamo disposti a fare lo stesso sacrificio, altrimenti non si discute nemmeno”, sono le sue parole a tuttobiciweb.it.

La Grande Boucle potrebbe essere spostata a fine agosto, il Giro tra settembre e ottobre e la Vuelta a novembre. Da definire anche la posizione delle gare singole: “Sono ipotesi, ma tutto è condizionato da dove si andrà a collocare il Tour. Se tutto dovesse andare per il verso giusto e l’emergenza Covid-19 dovesse migliorare, perché non pensare a una Strade Bianche ad agosto?”.

No al Giro a porte chiuse: “Noi lavoriamo per il momento solo ad un progetto: Giro a porte aperte. È chiaro che ci saranno delle regole, delle indicazioni sanitarie ben precise da seguire, questo è pacifico, ma al momento il Giro è una manifestazione che dovrà essere aperta, anche perché dovrà essere simbolo di ripartenza e rinascita di un intero Paese, che sta patendo gravi danni economici, soprattutto a livello turistico”.

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