Superare il Real Madrid è una missione impossibile per l’Atalanta?

Al 24 febbraio, giorno in cui si giocherà il primo atto dell’attesissimo confronto tra Atalanta e Real Madrid, manca ancora tanto ma, quando c’è di mezzo la Champions League, meglio non arrivare mai impreparati. Perché quello tra Atalanta e Real Madrid, lo sappiamo, è un grande, grandissimo appuntamento. I nerazzurri – le parole ormai si sprecano – sono una realtà affermata del calcio italiano e internazionale dopo i due ultimi terzi posti in campionato e i quarti di finale di Champions dello scorso anno, mentre i Blancos…sono i Blancos! Sì, ma fino a un certo punto visto che i giocatori con la “camiseta blanca” hanno dimostrato di essere battibilissimi (vedi ruolino di marcia del gruppo B). Vero, ed è forse questa la più bella notizia per l’Atalanta che potrà scendere in campo provando a giocarsela fino in fondo per tutti i 180 minuti. Se il Real Madrid fosse ancora quello dei tempi di CR7 non ci sarebbero speranze per Zapata e compagni perché ora parleremmo di scontro impari oppure di game over assicurato. E invece no. Il calcio è fatto di corsi e ricorsi storici, di momenti alti e di momenti bassi che interessano anche il glorioso Real Madrid. Domanda: “Cosa dobbiamo aspettarci da queste due squadre?”. Ci aspettiamo un Real Madrid in crescita, dopo le 2 gare perse con lo Sachtar Donetsk con tanto di 5 goal subìti, che giocherà poco compatto dietro e sarà cinico davanti, e un’Atalanta che proverà a fare la partita, almeno nei primi minuti, imponendo ritmi altissimi. Avete capito bene: la formazione di Gasperini cercherà subito di mettere alle corde il blasonato avversario che, se in condizione di palleggiare con calma, diventa pericolosissimo. Dunque l’Atalanta può farcela? Sì, e nel paragrafo successivo vi diremo perché siamo così fiduciosi. 

Cambiano gli interpreti ma l’Atalanta non smette di convincere! 

Abbiamo fatto una scoperta sensazionale: a quanto pare la forza di quest’Atalanta non deriva dalla qualità dell’11 titolare che scende in campo quanto dalle qualità dell’allenatore che lo schiera sul campo. Togli Gomez e inserisci Pessina, e il gioco (fantastico) della Dea non viene meno, togli Zapata e metti Muriel, e i goal realizzati dalla Dea sono sempre tantissimi. Un’ottima notizia per i nerazzurri che ormai hanno una fisionomia così chiara e precisa che non saprebbero giocare diversamente se non attaccando sempre e comunque l’avversario. Il Real Madrid più debole degli ultimi 20 anni è dunque avvisato! Ramos e compagni, dopo averli visti faticare con Borussia M’Gladbach e Sachtar Donetsk, non fanno così paura come fino a qualche anno fa. Forse l’Atalanta non passerà il turno ma le possibilità per giocarsela a viso aperto contro il blasonato avversario ci sono, come detto in precedenza e come testimoniato dalle scommesse Champions League. Certo, un leggero vantaggio per i Blancos ci sta ed è d’obbligo, considerando che il torneo che mette in palio la coppa dalle grandi orecchie lo conoscono piuttosto bene, ma è davvero poca cosa di fronte a un’Atalanta in formato europeo a dir poco straripante. La doppia sfida si prospetta insomma interessantissima e noi non vediamo l’ora di assistere all’atto primo del 24 febbraio e l’atto secondo del 16 marzo.

La tenuta fisica e quella psicologica faranno la differenza

In questo doppio confronto tra Real Madrid e Atalanta, più che i colpi dei singoli, crediamo saranno la tenuta fisica e quella psicologica a fare la differenza. In questo calcio moderno, il colpo di prestigio può ancora spostare l’equilibrio ma solitamente la squadra che corre di più e ha la testa maggiormente sintonizzata con la partita primeggia. Muoversi in continuazione, tenendo le linee ben strette, se ci pensate, è fondamentale per evitare di subire le giocate più velenose dei singoli, così come ragionare lucidamente durante la fase di possesso palla e di non possesso palla. Con questo non stiamo dicendo che un tiro pazzesco dalla distanza o una volée impossibile non determinino il risultato finale, solo che è più difficile. Magari verremo smentiti dal Real Madrid che a fine febbraio tornerà a essere una corazzata. E se invece a smentirci fosse l’Atalanta con due giocate dei suoi totem quali Ilicic, Muriel e Zapata?

Articoli correlati