Roma qualificata tra i fischi

Roma-BATE Borisov 0-0. La squadra di Garcia si qualifica agli ottavi di Champions League dopo una serata di paura. I giallorossi, paralizzati dalla tensione, soffrono più del dovuto contro i bielorussi ma passano il turno grazie al contemporaneo pareggio del Bayer Leverkusen contro il Barcellona. Bordate di fischi da parte dell’Olimpico, anche dopo la notizia della qualificazione.
 
Spalti vuoti e contestazioni: i più bersagliati sono Garcia e Rudiger. La Roma, che perde Gervinho nel riscaldamento (al suo posto Iturbe),  gioca il primo tempo con un atteggiamento impaurito ed attendista, con un orecchio a quanto succede a Leverkusen nell’altra partita del girone. Nessuna occasione gol nei primi 45′, né da una parte né dall’altra, ma tanto nervosismo tra i giallorossi, che si fanno vedere solo da lontano con Pjanic.
 
Nel secondo tempo la partita si anima e le due squadre giocano più a viso aperto. La Roma ha due grandi occasioni in avvio con Dzeko al 49′, che sciupa davanti a Chernik, e Florenzi al 52′. Garcia butta nella mischia Salah per Iturbe, ma sono i bielorussi ad avvicinarsi al vantaggio al 68′ con Gordeichuk, che grazia Szczesny calciandogli addosso da pochi metri.
 
I minuti passano e la tensione sale (a Leverkusen la partita è sull’1-1), le azioni dei capitolini si fanno più confuse mentre ancora gli ospiti hanno una doppia occasione con Mladenovic e Stasevich, disinnescate da un grande Szczesny. Milunovic respinge sulla linea una conclusione di Pjanic e la sofferenza dei tifosi giallorossi continua.
 
Finale da brividi: la Roma non riesce più a rendersi pericolosa, paralizzata dalla paura, mentre il BATE in contropiede continua ad affondare e ad insidiare Szczesny.
 
Al triplice fischio, l’annuncio dello speaker: la Roma passa il turno tra le bordate dei fischi dei tifosi, in un clima surreale.

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