Dortmund, giocatori sconvolti: “Non si dorme più”

Le tre bombe sono esplose senza fare vittime, ma le conseguenze psicologiche dell’attentato al pullman del Borussia Dortmund (salvo per un secondo) sono pesanti. Il portiere dei gialloneri Roman Burki in un’intervista a Der Bund ha spiegato il clima che si vive all’interno dello spogliatoio.

“Meno male che il calendario di impegni è fitto, così non hai quasi il tempo si sederti sul divano e ripensare a quello che è successo. Al termine del match con il Monaco quasi tutti i giocatori si sono messi a piangere, troppe emozioni. Il club ci ha messo a disposizione uno psicologo, penso sia utile. Non salgo sul bus con la tranquillità di prima, sto attento a tutti i rumori e guardo continuamente fuori dal finestrino. L’unica nota positiva di questa vicenda è il fatto che adesso siamo ancora più uniti come squadra ed anche con la nostra tifoseria, quello che è successo contro l’Eintracht è stato da pelle d’oca”.

“Ho ancora paura, non riesco ad addormentarmi – ha ammesso amaramente Burki -. La notte è la parte peggiore delle mie giornate. Non ho più letto niente riguardo all’incidente, ne parlo solo con la mia famiglia”.

 

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