Quagliarella battezza Brocchi

Fabio Quagliarella ha parlato con “Premium Sport” del suo momento e di quello della Samp.
 
“La vittoria sull’Udinese ha messo al sicuro la Sampdoria? No, però ci ha fatto trascorrere la settimana in maniera più serena. Ci siamo allontanati dalla zona rossa ma la matematica non c’è ancora. Dobbiamo continuare a far punti. E’ stato un periodo difficile, dove sono subentrate l’ansia e la paura. Questa squadra ha delle qualità e non è abituata a stare in quelle posizioni ma siamo stati bravi a tirarci fuori e dobbiamo continuare così. Bilancio di questa mia seconda avventura blucerchiata? Sembra che non sia mai andato via in questi dieci anni e questa è una sensazione molto bella. I compagni sono diversi ma il rapporto con la società e i tifosi è rimasto tutto invariato e questa cosa mi ha dato la giusta spinta per iniziare bene. Adesso vogliamo finire al meglio la stagione. Molti erano scettici per il mio arrivo al posto di Eder? E’ andato via un giocatore che ha fatto molti gol, ha lasciato un ricordo indelebile nei tifosi e sostituirlo non è stato facile. Poi alla fine parlano solo i gol, le chiacchiere non contano, quelle le lasciamo a chi si intende di calcio. Il rapporto con Montella? C’è una stima reciproca, il mister mi voleva già gli scorsi anni alla Fiorentina. Ora ho la fortuna di essere allenato da lui, mi sta dando fiducia e devo ripagarla. Spero di arrivare in doppia cifra e spero di segnare gol importanti per la squadra. La prima di Brocchi come allenatore del Milan? C’è curiosità, non so come sia come allenatore ma l’ho sentito parlare molto bene e non a caso il Milan l’ha scelto come mister. Lo conosco, è un ragazzo straordinario e gli faccio l’in bocca al lupo ma dalla prossima partita. La rivelazione Donnarumma? Sono felicissimo quando un ragazzo della mia città diventa un giocatore importante. Sarà un piacere incontrarlo, ha tutta la carriera davanti e avrà tempo per togliersi molte soddisfazioni. Sogno di essere chiamato da Conte per gli Europei? E’ l’allenatore che mi ha avuto di più, mi ha allenato per tre anni, conosce i miei pregi e miei difetti. E’ una scelta che deve fare lui, credo che stia puntando a un gruppo giovane in attacco. In cuor mio ci spero sempre ma con la massima serenità”.

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