Parma, il regolamento condiziona il mercato

L’assemblea di Lega Pro svoltasi lunedì a Firenze, la prima cui ha partecipato il Parma dopo la promozione ottenuta dominando il proprio girone di D, è stata definita “interlocutoria” dal dg crociato Luca Carra. Nel dettaglio si è parlato tanto della copertura televisiva di un campionato che mai come nella prossima stagione sarà pieno di piazze blasonate, un poco del format del torneo, ma non ancora del regolamento.

Che sarà poi l’argomento cruciale. Tutte le squadre, e in particolare quelle come il Parma che puntano a primeggiare, sono infatti in attesa di sapere se il numero degli over tesserabili sarà di 16 o 18 unità, cui aggiungere gli 8 under, per i quali però, a differenza della D, non sarà obbligatoria la presenza in campo. La decisione è attesa entro una decina di giorni.

Due giocatori senior in più o in meno sembra cosa da poco eppure si tratta di un dubbio in grado di tenere bloccate le prime operazioni di mercato, come conferma il caso Lauria: l’attaccante napoletano è tenuto in standby dalla società, pronta a confermarlo qualora ci fossero 2 posti in più per i “non under”, mentre in caso contrario sarebbe divorzio. Non il massimo per chi, come tutti i giocatori del Parma, è a scadenza e comprensibilmente non può permettersi di aspettare troppo o di mettere in attesa eventuali nuove proposte. 

Allo stato attuale, gli unici giocatori certi di restare sono Lucarelli, Miglietta, Corapi, Giorgino, Benassi e Melandri tra gli over, Zommers, Simonetti e Ricci tra gli under. Tenendo da parte il caso Baraye, che sembra destinato all’addio, per tutti gli altri domina l’incertezza, eccetto chi, come lo stesso Lauria o Agrifogli, con un esplicito post sulla propria pagina facebook, ha di fatto ufficializzato l’addio, o ancora chi, come Guazzo, Longobardi e Musetti, ha già capito di dover cambiare aria.

Considerando che gli arrivi non saranno meno di 6-7, la speranza è che da Firenze giungano il prima possibile regole chiare. 

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