Parma-Calaiò, ci siamo quasi

Il Parma e Emanuele Calaiò sono a un passo dall’accordo. Dopo giorni di incontri e dialoghi per provare a limare la differenza economica, all’insegna di alti e bassi, spesi a convincere l’attaccante ad accettare la scommessa di scendere in Lega Pro per la prima volta in carriera 12 anni dopo l’esperienza, vincente, con il Napoli, il duo Minotti-Galassi sembra aver centrato il colpaccio.

Adesso la distanza tra domanda e offerta è minima e il biennale proposto dai crociati è stato ritenuto adeguato dall’entourage di Calaiò. Fonti vicine al giocatore, interpellate da Sportal.it, confermano che l’accordo non è stato ancora raggiunto, ma le parti “sono vicine”. Parole che, considerando la normale prudenza in affari come questi, possono far pensare che l’affare sia davvero in dirittura. Anche se il caso Sansone spinge alla prudenza.

Peraltro Calaiò è stato esentato dal partecipare all’ultima parte dell’allenamento dello Spezia dell’ex tecnico del Parma Di Carlo nella giornata di mercoledì, quella durante la quale gli aquilotti hanno sostenuto una partitella. Un segnale chiarissimo circa la volontà dello Spezia di non far incorrere l’attaccante in un infortunio che rischi di far saltare l’affare.

Decisiva, dopo il mancato accordo con la Salernitana maturato nel pomeriggio, la buonuscita concessa dallo Spezia sull’ultimo anno di contratto di Calaiò, la cui volontà di vivere una nuova avventura va di pari passo con quella del club di sgravarsi l’ingaggio dell’attaccante.

Con Calaiò l’attacco del Parma sarebbe al completo alla voce prime punte, con Evacuo alternativa di lusso, ma forse non in assoluto. Sotto esame il nome di Dejan Lazarevic, esterno d’attacco scuola Genoa ex Chievo e Torino, lo scorso anno in Turchia all’Antalyaspor, il cui ruolo è quello di punta esterna in un 4-3-3. Potrebbe essere lui il 17° over tesserabile grazie alla regola del “giocatore bandiera”, o in alternativa un difensore centrale.

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