Simoni: “Ceccarini è patetico”

Botta e risposta. In un’intervista concessa a Il Tirreno, Gigi Simoni ha replicato con tono piccato alle parole di Piero Ceccarini, che in una JuventusInter del 1998 non concesse un rigore a Ronaldo.
 
L’ex arbitro ha definito patetico l’allora tecnico dell’Inter, che a sua volta non le ha mandate a dire: “Io patetico? Ma stiamo scherzando? Patetico è lui, che continua a non ammettere di aver sbagliato. Quel rigore era netto, lo dicono tutti, anche tanti juventini. Ma lui no, è incredibile. Io commetto dieci errori al giorno, ma mi assumo le responsabilità. Ceccarini continua invece ad andare avanti per la sua strada, a non chiedere scusa”.
 
Sono passati quasi vent’anni da quell’episodio, ma ancora se ne parla: “E’ passato tanto tempo, tornare su questo argomento non mi piace. Non ho mai pianto dietro a certe cose, la mia carriera è stata lunga e piena di soddisfazioni. Ancora oggi vengo premiato in giro per l’Italia per quello che ho fatto – ha aggiunto Simoni -. E’ vero. Ogni giorno incontro persone che tornano su quella partita, ma ovviamente mi danno ragione. Ceccarini ha tirato fuori che Collovati disse che non era rigore, ma è un caso isolato. Se facessimo un referendum in tutta Italia, l’esito sarebbe scontato”.
 
Ceccarini sostiene di aver chiesto in passato un incontro con l’allenatore, che avrebbe rifiutato: “Non me lo ricordo, ma può darsi. D’altronde non voglio avere a che fare con un personaggio del genere. Non capisco perché dovrei vederlo, tutto questo è ridicolo. E poi tra di noi c’è una bella differenza – ha proseguito -. Basterebbe vedere quello che ho fatto io nel calcio e quello che ha fatto lui. Gli scriverò una lettera elencando tutto ciò che ho vinto.  Non sono mai stato fermo un anno, mai. E sto ancora lavorando in questo momento, mentre lui no”.
 
La tensione è tale che Ceccarini ha minacciato la querela: “Allora mi quereli, perché non lo fa? Ma adesso sto pensando anch’io a una denuncia, visto che mi ha dato del patetico.
Se quella partita fosse finita 1-1 saremmo rimasti a meno uno a tre giornate dalla fine – ha concluso -. Invece finimmo a -4. Non ho mai detto che avremmo vinto lo scudetto ma sicuramente ce lo saremmo giocati con più possibilità”.

Articoli correlati