Serie A, campionato di simulatori

La Serie A è il campionato dei simulatori. Lo dicono i numeri, che inchiodano il nostro campionato, in testa a una classifica stilata dal Corriere della Sera.
 
Il quotidiano tiene conto del numero di ammonizioni assegnate ai giocatori per simulazione, appunto: sono 25, i gialli per i simulatori ‘italiani’, tra cui spiccano il ‘Papu’ Gomez, Mounier e Suso.
 
Segue la Liga BBVA con 23, la Premier con 20 e la Ligue 1 con 18. I più corretti sono i tedeschi, visto che in Bundesliga i gialli sono soltanto 6 per i tuffatori.
 
L’atto della simulazione è stato spesso denunciato, specie da chi, come Guidolin, ha assaggiato la cultura dei campionati esteri: “Non ho mai visto una simulazione da quando sono qui, né di un mio giocatore né di un avversario. Proprio non esiste questa idea di tuffarsi, è una questione di cultura”.
 
L’aveva anticipato Roberto Mancini, noto estimatore del calcio inglese, subito dopo la sconfitta contro il Napoli all’andata: “Questa è la patria dei simulatori perché da noi fischiano al primo contatto, mentre in Inghilterra, in un campionato più duro, anche se non ho con me le statistiche credo ci siano meno espulsioni. In Italia si fischia e si ammonisce per niente. Tutto questo è sbagliato e gli arbitri dovrebbero imparare a fischiare di meno, senza farsi condizionare dal pubblico. Purtroppo questo è sempre stato un problema della Serie A”. 
 

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