Sarri va già all’attacco

Il Napoli vede le streghe di un anno fa, quando alla seconda giornata si era fatto rimontare due gol in casa dalla Sampdoria, ma alla fine piazza l’allungo vincente e vola a 4 punti, 3 in più rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione.

Non male per una squadra partita tra mille dubbi per la partenza di Higuain. La gara contro il Milan soddisfa Maurizio Sarri, a parte il black out in avvio di ripresa che ha rischiato di compromettere tutto:

“Abbiamo tenuto in mano la partita sempre bene, ma con cinque minuti di sbandamento l’abbiamo un po’ compromessa: per fortuna l’abbiamo messa a posto – ha detto il tecnico del Napoli a ‘Serie A Live’ su Premium Sport – Quando smettiamo di voler gestire la palla e pensiamo a difenderci paghiamo qualcosa”.

Ma c’è un’attenuante, che ha poi portato all’espulsione del tecnico azzurro, ovviamente non gradita: “È venuto fuori un po’ di nervosismo in occasione del primo gol, secondo me viziato da un fallo. L’espulsione? Ho solo detto ‘che diavolo state facendo’: non c’era tono minaccioso. Forse è più facile buttare fuori me rispetto a qualcun altro, è più facile espellere un allenatore in tuta piuttosto che uno in doppiopetto. E lo dico anche dopo aver visto quello che è successo a Pescara”.

Dedica a Massimo Oddo, quindi, prima dell’ultima recriminazione arbitrale: “Il quarto è gol di Callejon tutta la vita, altrimenti era espulsione di Romagnoli”. 

Meglio pensare alla doppietta di Milik: “Mi ha dato grandi sensazioni, come ragazzo e come calciatore: si sta ambientando, è vispo, ma sarebbe ingiusto paragonarlo a Higuain, un campione consacrato, perché Milik deve fare il suo percorso, che sono convinto sarà molto bello”. 

La serata lascia in eredità l’esplosione di Mertens, che “spaventa” Insigne: “In questo momento Mertens sta bene e ho preferito partire con lui, ma non c’è alcuna gerarchia, l’anno scorso ha giocato di più Lorenzo” taglia corto Sarri, che concede però qualcosa in tema-mercato. 

“Lo scambio Kalinic-Gabbiadini? La mia preoccupazione è sui ruoli, più che sui nomi: la società sa quello che penso. Ma voglio dire che con Gabbiadini ho un rapporto normalissimo, l’anno scorso un giocatore straordinario gli ha chiuso la strada. Non so se dopo l’esperienza della passata stagione vuole giocare di più. Maksimovic? Non so niente, ma visto che Tonelli non riesce ancora ad allenarsi e Koulibaly deve andare in Coppa d’Africa posso ammettere che ci serve un difensore centrale”.

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