Sarri: “Mertens via? Sarebbe ciclo chiuso”

Il Napoli si sbarazza nel secondo tempo dell’Udinese e dimezza il distacco dalla Roma, ora distante solo due punti. Come nella scorsa stagione si profila un arrivo in volata per il secondo posto:

Maurizio Sarri ha commentato la partita ai microfoni di Premium Sport: “Abbiamo fatto bene per tutta la partita anche nel primo tempo dove ci è mancato un po’ di veleno per segnare. La partita però era nostra e con un po’ di pazienza ne siamo venuti fuori. L’Udinese veniva da cinque risultati utili consecutivi e battere questa squadra non era una cosa così semplice e scontata. Quando usciamo dallo spartito ci perdiamo un po’, ma questi ragazzi mi danno grande soddisfazione. E poi ora mi sembrano in crescita sotto il profilo della personalità e questo mi fa essere molto fiducioso”.

Il tutto a poche ore dall’accordo per il rinnovo di Insigne. Sarri rilancia e si aspetta anche quello di Mertens: “Non sono nelle condizione di chiedere niente, io ho solo detto che Insigne e Mertens sono due simboli di questo ciclo del Napoli e che se si continua con questo ciclo è giusto che ci siano ancora, se no va considerato chiuso questo ciclo”.

Il tecnico azzurro non vuole però sentir parlare di Napoli favorito nella corsa al posto alle spalle dell’imprendibile Juventus: “Se cadiamo nell’errore giornalistico di pensare che la prossima settimana sarà più facile perché siamo a due punti diventiamo umorali e non va bene. Se pensiamo a una gara alla volta e scendiamo in campo con la voglia di prendere punti in queste ultime gare forse la classifica ci premierà, ma non dipende solo da noi, perché la Roma nonostante la nostra media punti straordinaria è davanti di due punti”. 

La svolta della seconda parte di stagione sembra essere arrivata dopo la doppia sfida ravvicinata alla Juventus: “Fare un pareggio e una vittoria in tre giorni con la Juve non è semplice per nessuno. Sarebbe stato meglio invertire i risultati visto che la vittoria non è servita a passare il turno, ma sono state due iniezioni di fiducia”.

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