Rossi: “Il Vicenza riparta dai tifosi”

Mentre il Vicenza è a un passo da un fallimento che metterebbe fine a una storia di 116 anni, beffardamente nella città del Palladio, precisamente a Palazzo Cordellina, si è chiusa domenica la settima tappa del tour mondiale della mostra “Paolo Rossi Great Italian Emotions – Mostra ufficiale su Paolo Rossi e sull’Italia dell’82”, dedicata al centravanti dell’Italia campione del mondo in Spagna, storicamente legato al Vicenza per aver vissuto in biancorosso due stagioni chiave della propria carriera.

Rossi, che si era già espresso con amarezza nei giorni scorsi in merito al destino del vecchio Lanerossi, non ha potuto non tornare sull’argomento: “Quando una società calcistica fallisce, come successo al Vicenza il dispiacere è soprattutto per la tifoseria, perché sono loro i più penalizzati. E’ vero che i club di calcio sono da anni società per azioni, ma al contrario di un’azienda un fallimento non cancella la storia, i ricordi, i colori sociali e soprattutto l’amore della gente. io confido che qualcuno sia in grado di prendere in mano le redini del Vicenza e riportarlo ai livelli in cui merita e che gli compete, ossia in serie A, tra le provinciali di lusso del calcio italiano”. 

Rossi si appella poi ai tifosi del “Menti”, dai quali deve venire la spinta per ripartire: “So che la tifoseria è molto unita, se è vero che quest’anno, dopo tante delusioni, gli abbonati sono oltre 6.000 in serie C. Da quello che mi è stato detto i supporter del Vicenza non hanno abbandonato la loro squadra e sono pronti ad essere protagonisti nella fase del rilancio che spero inizi presto”. 

 

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